Uno Sguardo, uno Scatto un Sorriso, sono queste "Le Mani della Città"

14 Aprile 2016   12:46  

La forza di una fotografia sta in quel che riesce a comunicare, nella sua capacità di risalire dal particolare, che è l’occhio di chi scatta, all’universale, che sono gli occhi di tutti coloro i quali osservano. Eppure il risultato non è univoco, ognuno compie un cammino nel proprio immaginario, accompagnato dall’immaginifico del fotografo.
Negli ultimi anni siamo stati ricoperti di sguardi differenti su L’Aquila, come anche di opinioni argute e di soluzioni talmente a portata di mano da essere impraticabili. Tutto ciò condito abbondantemente da retorica. E la retorica di cui parlo è strettamente intrecciata alla banalità.
Eppure il percorso proposto da Claudia Pajewski riesce a discostarsi da tutto questo, per restituire uno sguardo nuovo, ma soprattutto diverso, sulla città.
La diversità sta, in primo luogo, nei soggetti ritratti. Da una parte c’è la storia silenziosa di chi, tutti i giorni, si reca nei cantieri del centro storico. Da un’altra c’è la città, contestualizzata attraverso passaggi temporali ben identificabili: la neve, i nuovi paesaggi, gli interventi su murature e strutture.
Un ulteriore carattere di differenza sta nei linguaggi comunicativi utilizzati: il bianco e nero, la semplicità, geometrie pulite, scorci delineati e delimitati da cornici “naturali”.
Ma la peculiarità si evidenzia nel “prima”, nella motivazione che muove chi fotografa a portare avanti questo progetto. Parlando con la Pajewski, ero curioso di conoscere anche quanto avvenuto dietro la macchina fotografica. Ed è stato qui che ho trovato l’ultima e più importante delle caratteristiche: l’intimità. Accostarsi con discrezione, cogliere uno scatto, catturare uno sguardo, un sorriso, osservare una lavorazione, un pasto: per far questo ci vuole discrezione, ci vuole delicatezza.
Ciò che contraddistingue ogni narrazione, specie nel mare della letteratura che è stato il terremoto del 6 aprile, è il “come” si racconta. La mostra fotografica “Le Mani della Città” è sicuramente un modo incisivo e particolare di raccontare, perché aggiunge elementi all’esperienza di una collettività, lasciando spazio all’esperienza individuale.
Claudia Pajewski ha pubblicato, tra gli altri, per Repubblica XL, Repubblica.it, D, Corriere.it, Panorama.it, Rumore, Il Mucchio, Internazionale.it, oltre a numerose testate estere.
“Le Mani della Città” è la sua prima personale ed è stata realizzata grazie al contributo della Fillea CGIL della Provincia dell'Aquila.
La mostra, ospitata dall’Asilo Occupato in via Duca degli Abruzzi, è aperta nei seguenti orari: lunedì e giovedì dalle 10.30 alle 12.30; martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 17.30 alle 20.00.
È anche possibile visitare la mostra su appuntamento, telefonando al 349 5249102 (Piotr).

Massimiliano Laurenzi
Twitter: @max_laurenzi


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