Non hanno sentito ragioni, nonostante i cartelli ben in vista alla base della funivia del Gran Sasso, nonostante l'aggravarsi delle condizioni metereologiche.
Così tre alpinisti associati al Cai di Roma, non sprovveduti dunque, sono saliti a Campo Imperatore per un'escursione.
Il maltempo aveva indotto i gestori a mantenere chiusi gli impianti di risalita, ma la funivia deve restare aperta essendo un servizio pubblico.
Intorno alle 12 si mettono in cammino, il percorso scelto è uno dei più conosciuti e frequentati - quello nei pressi del rifugio Duca degli Abruzzi - ma che ieri non ha lasciato scampo a Francesca Laera, architetto 35enne e a Frano Mataloni, impiegato 48enne, investiti da una valanga che molto probabilmente hanno provocato loro stessi con il passaggio sulla neve fresca. Il terzo escursionista, Antonio Leone, di quarant'anni, è stato come schizzato fuori dall'onda, riuscito a salvarsi ha dato l'allarme ma i soccorsi seppur tempestivi, non hanno potuto tirar fuori vivi i suoi due compagni. A complicare le ricerche la mancanza dell'equipaggiamento necessario, come raccontano i soccorritori.
La donna è stata estratta dopo quasi tre ore, era sotto sei metri di neve. Più in superficie dopo una mezz'ora è stato trovato il corpo dell'altro escursionista. Oltre agli errori dei tre alpinisti, fra l'altro con discreta esperienza, c'è da rinnovare la raccomandazione alla massima attenzione alle condizioni meteo.
(MS)