Valeria Marini, il principesco matrimonio in diretta Rai, anche lei! Con bestemmia

E' finalmente arrivato il giorno tanto atteso per Valeria Marini, che nel tardo pomeriggio del 5 Maggio, ha giurato eterno amore all'imprenditore Giovanni Cottone, nella Basilica romana dell'Ara Coeli.

Nozze da fiaba? Non proprio.

La rete ammiraglia della Rai (il primo canale) ha nuovamente utilizzato i soldi pubblici per mostrarci stralci di vita di un personaggio dello show business. Dopo  Guendalina Tavassi, ex gieffina e concorrente dell'Isola dei Famosi, la storia si ripete e con esso il disinteresse circa l'utilizzo dei soldi che i cittadini italiani hanno fornito alla rete pubblica. A ciò si somma poi il fatto che la presenza delle telecamere, nel caso della Marini, sia stata percepita dagli sposini come un'invasione. 

Un'intuizione facilmente deducibile che però deve essere sfuggita a Lorella Cuccarini e la sua troupe, che ieri, nel corso del programma Domenica In - Così è la vita, hanno seguito minuto per minuto il tanto atteso evento.

Succede così che nel tentativo di invasione attuato dalle telecamere Rai, venga registrata e conseguentemente mandata in onda in diretta una bestemmia.

A distruggere il momento romantico della Marini, sarebbe stata una delle guardie del corpo della soubrette: non appena la sposa è arrivata davanti la chiesa, i bodyguard si sono fatti in quattro per coprire volto e vestito di Valeria (soprattutto per non rovinare l'escusiva concessa al settimanale "Chi" dagli sposi).

Gli ombrelli utilizzati per non dare spazio di ripresa alle telecamere, sembra non si siano rivelati sufficienti e il conseguente stress provocato dalla situazione avrebbe portato uno dei bodyguard ad imprecare.

Dallo studio Rai giungono istantaneamente le scuse pubbliche della conduttrice, che chiude con questo triste episodio la sua carriera in Rai (molto probabilmente nella prossima edizione di Domenica In, Mara Venier sostituirà Lorella Cuccarini).

Ora ciò che tutti quanti si chiedono è: era davvero necessario spendere tanti soldi (ribadiamo pubblici), per essere ospiti sgraditi di un matrimonio di cui a molti italiani non interessa nulla?

di Maria Rita Graziani