Venezuela, investigatori seguono tre piste per l'italiano rapito

28 Gennaio 2009   20:34  

Sono tre le piste su cui la polizia venezuelana sta lavorando in merito al sequestro di Pasquale Alfonsi, 48 anni, originario di Camarda (L'Aquila): estorsione, errore, vendetta. Lo riferisce l'edizione odierna de "La Voce d'Italia", quotidiano di Caracas. La famiglia, terrorizzata, non rilascia dichiarazioni temendo per la vita del loro caro. L'italo-venezuelano, rapito lunedi sera a Valencia mentre stava chiudendo l'officina di pezzi di ricambio, potrebbe essere stato rapito a scopo di estorsione, ma non si hanno ancora notizie della richiesta di un riscatto. "A Valencia - riporta il quotidiano, punto di riferimento degli italiani in Venezuela - è diventato sempre più frequente il fenomeno del 'Sequestro Express' che solitamente si risolve nell'arco di poche ore o qualche giorno". La seconda pista è quella di "un tragico errore" e la terza quella di "una vendetta". Entrambe infatti, fanno perno sulle umili origini dell'abruzzese. Alfonsi vive con la madre - vedova di un italiano emigrato in Venezuela all'età di 18 anni - e due fratelli.

(ANSA)

A breve il collegamento con il nostro editore Gianfranco Di Giacomantonio che segue da Valencia (Ve) gli sviluppi del caso.


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