Venturoni, l'ospedale di Ortona non verrà chiuso

13 Ottobre 2009   15:05  

"Credo che questa forma di protesta sia una manifestazione politica e strumentale, e non fondata su obiettivi principi tecnico-sanitari". Risponde chiaro e deciso, l'assessore alla Sanita', Lanfranco Venturoni, ai reclami degli ortonesi contro una ipotetica chiusura del presidio ospedaliero.

"Intanto - chiarisce - non si parla di chiusura - e al momento non ci sono le condizioni per modificare alcunche'. L'ospedale di Ortona subira' un rimodellamento, ma sulla base di un progetto di riorganizzazione sanitaria , di cui evidentemente non si vogliono comprendere le ragioni".

In conferenza stampa, l'Assessore ha piu' volte ribadito l'infondatezza della protesta, soffermandosi sulla spiegazione delle motivazioni che giustificano il Progetto riorganizzativo della rete ospedaliera abruzzese. "Attualmente vengono chiamati ed utilizzati - spiega l'Assessore - come ospedali (cioe' strutture di ricovero per malati acuti) anche quelle strutture che ospedali non sono, perche', ad esempio, sarebbero destinate al ricovero di malati cronici.

Questo utilizzo improprio, non solo non e' economico, ma riduce il livello di efficienza del servizio offerto agli utenti, anche perche' la cura delle patologie cambia nel tempo. Solo un esempio, per far conprendere meglio il concetto: anni fa occorreva il ricovero di una settimana per l'intervento di cataratta, oggi non e' nenache piu' praticato in day ospital ma in ambulatorio. Per questo ragione - ribadisce Venturoni - stiamo lavorando ad un'opera di riconversione, localizzando le patologie acute negli ospedali, e "delocalizzando" le patologie croniche in strutture distrettuali ad hoc.

Solo in questo modo si utilizzera' ciascuna struttura in base alla propria specificita', e si distribuiranno appropriatamente i ricoverati". Tornando al caso Ortona, dunque, "e' vero che trattasi di un ospedale per acuti a rischio - riprende - ma non ora, perche' l'ospedale di Lanciano non e' in grado di assorbire alcun reparto.

Quando si creeranno le giuste condizioni si vedra', in base alle specifiche esigenze, come riconvertire la struttura ortonese. Credo che alla citta' di Ortona, e al Sindaco - ha concluso l'Assessore - non competa occuparsi di quali reparti debbano o no restare attivi, ma piuttosto che il proprio ospedale o distretto funzioni a perfezione".

L'assessore regionale alla sanita' Lanfranco Venturoni ha assicurato, quindi, che l'ospedale di Ortona non sara' chiuso "anche perche' - ha detto- oggi mancano sul territorio alternative in grado di sostituirlo"; Ed ha aggiunto che le manifestazioni di protesta sono immotivate. Venturoni ha detto poi che il nosocomio sara' riorganizzato, solo quando pero' nella zona frentana sara' realizzato un grande ospedale.

Nello specifico si punta a realizzare cinque nuovi ospedali per la cura dei pazienti acuti nei territori di Vasto, Lanciano, Avezzano, Sulmona e Giulianova.

Le altre piccole strutture esistenti in quelle zone serviranno invece per la cura delle malattie croniche. Tutto questo processo per l'assessore servira' ad elevare la qualita' dei servizi e a ridurre la spesa.

Venturoni ha sottolineato che per attuare il processo di riconversione bisogna prima creare le condizioni e che per la riconversione dell'ospedale di Ortona bisogna attendere. Non sara' cosi' invece per gli ospedali di Tagliacozzo, Pescina, Guardiagrele, Casoli, Gissi, che saranno riorganizzati entro l'anno.

L'assessore ha infine spiegato che per la realizzazione dei cinque ospedali i soldi ci sono e che in ogni modo ci sono "meccanismi nuovi come il project financing".

 


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