Verso il Partito Democratico: il no della sinistra Ds

14 Febbraio 2007   13:12  
Una battaglia per impedire l´unione dei Ds e della Margherita che consenta di mantenere un partito di sinistra in Italia. Finita l´era del Correntone, la sinistra Ds guidata da Fabio Mussi, la principale corrente di opposizione all´attuale dirigenza dei democratici di sinistra, si oppone ora fermamente alla nascita del Partito Democratico. La battaglia, per ora, è tutta interna alla Quercia in vista del Congresso Nazionale di Aprile quando ad esprimersi sul fututo dei Ds saranno gli iscritti del partito. La mobilitazione è già iniziata anche in Abruzzo. Ieri a L´Aquila il deputato Massimo Cialente e la dirigente nazionale della Cgil Betti Leone, entrambi espressione della sinistra Ds, hanno presentato ufficialmente la mozione A Sinistra. Per il socialismo europeo di cui è primo firmatario Fabio Mussi. In sala militanti, segretari di sezione, amministratori locali, per loro il nuovo soggetto politico non sarà mai il partito, il loro partito. E´ una questione di identità, di valori, di storia: quella di donne e di uomini che con le loro battaglie hanno dato un senso alle parole sinistra e socialismo. Quelle parole che ora rischiano di essere cancellate già dalla collocazione internazionale del Partito Democratico. Dunque se da una parte la fase costituente della nuova formazione politica è entrata nel vivo già prima del congresso, con la stesura della carta dei valori e dei principi del partito che potrebbe vedere la luce entro il 2008, la sinistra ds preferisce non parlare di scissione confidando sul voto segreto per mozione e segretario. Intervista: Massimo Cialente - Deputato Ulivo Massimiliano Di Stefano

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