Vertice tecnico a Pescara sulla delocalizzazione delle antenne di San Silvestro

01 Agosto 2012   22:56  

“Ancora tre settimane di studio per approfondire i progetti di delocalizzazione delle antenne di San Silvestro: è quanto richiesto dal Tavolo tecnico regionale istituito per portare avanti l’analisi delle ipotesi di spostamento degli impianti, a partire da quella off shore, ma comprendendo anche le ipotesi a terra. E’ quanto deciso nel corso del vertice svoltosi quest’oggi alla presenza esclusivamente dei componenti del Tavolo tecnico, escludendo dunque tutte le presenze ‘politiche’. Ancora abbiamo ribadito che entro novembre dovremo arrivare allo spostamento degli impianti, e ora comincia la seconda fase, tesa a vagliare tutte le ipotesi dei nuovi siti, dalla soluzione off-shore agli altri 129 siti disponibili solo in Abruzzo”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia riferendo l’esito del quinto vertice tecnico convocato sulla delocalizzazione delle  antenne di San Silvestro.

“La nostra amministrazione comunale – ha ribadito il sindaco Albore Mascia – ha raggiunto un risultato storico ottenendo la delocalizzazione delle antenne, ma non con una semplice promessa, bensì con la formalizzazione del provvedimento attraverso l’esclusione del sito di San Silvestro dal Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze. Ora però è arrivata, come previsto, la parte più difficile, ossia quella più tecnica, l’attuazione concreta del dispositivo normativo. Da parte mia ho già sollecitato la Regione Abruzzo, e dal nostro punto di vista la competenza a dare attuazione al provvedimento è del Ministero per lo Sviluppo Economico che deve dire in concreto alle emittenti che devono trasferire i propri impianti. E già nel corso dei precedenti incontri a L’Aquila e Pescara il Ministero non ha usato giri di parole, e ha detto senza mezzi termini che le antenne devono lasciare San Silvestro, posizione ovviamente non condivisa dai rappresentanti delle emittenti locali. E nonostante le opposizioni, il Ministero, rappresentato dal dottor  Troisi e dal dottor Sambuco, ha mantenuta ferma la propria posizione, e ha ribadito che le antenne se ne devono andare, concordando un margine temporale congruo per lo spostamento. Se quei termini temporali fissati non dovessero essere rispettati, scatterà la denuncia per omissione d’atti d’ufficio. Nel corso degli incontri precedenti – ha ancora ricordato il sindaco Albore Mascia -, ribadendo l’ipotesi di delocalizzazione delle antenne sulla piattaforma off shore già esistente, che dunque non dev’essere costruita, denominata ‘Francavilla’, abbiamo istituito un Tavolo tecnico di lavoro che dovrà operare in modo serrato per stabilire le modalità di migrazione dei ripetitori, un Tavolo di cui, come previsto, fanno parte un rappresentante della Regione Abruzzo, un rappresentante del Comune di Pescara, un rappresentante del Ministero per lo Sviluppo Economico, un rappresentante dell’Università de L’Aquila, un rappresentante dell’Agcom, 3 rappresentanti dell’emittenza televisiva locale e 2 dell’emittenza televisiva nazionale, un rappresentante dell’emittenza radiofonica nazionale e 2 di quella locale. A giugno scorso, i due gruppi più importanti, Rai Way e Mediaset, hanno manifestato la propria disponibilità a redigere uno studio economico su quanto costa effettuare una sperimentazione sul campo volta a verificare il grado di effettiva copertura del servizio da parte degli impianti se si sceglierà il trasferimento sulla piattaforma e l’eventuale interferenza transadriatica sulle trasmissioni. In altre parole occorrerà andare materialmente sulla piattaforma a mare, individuare il canale croato prevalente di riferimento e verificare, con le opportune strumentazioni, se c’è un’interferenza, ed eventualmente di quale portata, e soprattutto se dalla piattaforma è comunque possibile coprire l’intero territorio cittadino consentendo a tutte le utenze di ricevere il servizio. Lo scorso 13 luglio, assente il rappresentante di Mediaset, Ray Way ha presentato lo studio inerente la sperimentazione, nel quale sono state proposte le modalità con le quali andrebbero effettuate, secondo l’emittente, le prove di copertura e interferenza, dalla piattaforma a mare. Il professor Graziosi dell’Università de L’Aquila che ha redatto la prima proposta originaria per conto della Regione Abruzzo, ha acquisito lo studio chiedendo alcuni giorni di tempo per esprimere le proprie valutazioni, ridandoci appuntamento alla giornata odierna. Non è stato invece presentato il conto economico dell’operazione che, secondo Ray Way, si è rivelato non facilmente quantificabile allo stato dei fatti, ma è evidente che quella sperimentazione andrà comunque eseguita perché le antenne dovranno lasciare San Silvestro. Il vertice odierno è stato in realtà di discussione tecnica e soprattutto i componenti del tavolo hanno chiesto la possibilità di approfondire ulteriormente la problematica. Su un punto non ci sono margini di trattativa: il processo di delocalizzazione degli impianti dovrà concludersi, inderogabilmente, entro novembre, ricordando che, a parte la piattaforma off shore, ci sono comunque altri 129 siti in Abruzzo tra cui scegliere per lo spostamento, di cui 49 sono i più vicini”.

 

 

 


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