Vicenda Jason: il legale della donna reclusa per la scomparsa del figlioletto chiede una perizia

24 Agosto 2011   14:25  

Una perizia della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per accertare se Katia Reginella, la donna di 25 anni in carcere per la scomparsa del figlioletto Jason di due mesi e mezzo, era in grado di intendere e di volere al momento dei fatti. Lo ha chiesto il legale della donna, l'avv. Francesco Ciabattoni, con una istanza depositata insieme con la relazione del suo consulente prof. Alessandro Meluzzi.

La donna è accusata di abbandono di minore e maltrattamenti aggravati dalla morte e dall'occultamento del cadavere, in concorso con il marito Denny Pruscino per il quale il bambino sarebbe morto a causa di un incidente domestico in cui lui non sarebbe coinvolto. Secondo l'ultimo racconto della Reginella, invece, sarebbe stato proprio Pruscino ad averlo ucciso, sbattendolo a terra in un impeto di rabbia. Per l'avvocato Ciabattoni, l'istanza è coerente con la relazione di Meluzzi da cui emerge il quadro di "una personalità fragile, dipendente dal marito", una donna che ha avuto bisogno di "insegnanti di sostegno per tutto il periodo scolastico", con un'infanzia difficile alle spalle, in cui ha subito sevizie da parte di un familiare. Il legale di Pruscino, l'avv. Felice Franchi ha chiesto, invece, un confronto tra i due.


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