Villa Sant'Angelo escluso dal cablaggio adsl parla il Sindaco

Lettera aperta

10 Maggio 2008   18:51  

Riceviamo e pubblichiamo: 

Era già accaduto con la perimetrazione delle zone aventi l'opportunità di accedere agli aiuti economici dell'87.3.c e si verifica di nuovo con il progetto di cablaggio delle aree interne ad opera di Abruzzo Engineering: Villa Sant'Angelo viene esclusa benché tutti i comuni confinanti con essa siano coinvolti. Un territorio omogeneo e, per molti versi, con le medesime criticità e le stesse opportunità viene trattato con parametri diversi senza un preciso perché. L'esperienza insegna che, in genere, si farebbe bene a non pensar male perché troppo spesso si trova conferma ai propri dubbi ma due indizi, in questo caso, fanno una prova e il sospetto che l'esclusione sia determinata da motivazioni di natura politica è molto forte. Questa somma di coincidenze è inaccettabile, non tanto per l'orgoglio ferito dell'amministrazione comunale – del quale nessuno, francamente, saprebbe cosa farsene – quanto per la ribadita circostanza che alcuni cittadini vengano considerati meno degni di attenzione rispetto ad altri semplicemente per il fatto che, legittimamente e in piena libertà, abbiano voluto scegliere un sindaco che, pur eletto nell'ambito di una coalizione civica aperta a varie sensibilità, non ha mai fatto mistero della propria militanza politica. In realtà ai residenti di Villa Sant'Angelo, ai fini pratici, la vita cambia poco. Noi il problema del “digital divide” l'abbiamo risolto da un pezzo: non solo siamo serviti dall'adsl ma abbiamo allestito – presso i locali comunali – una sala multimediale, con varie postazioni internet ad accesso libero e gratuito, aperta cinque giorni la settimana. Siamo sempre stati in grado di badare a noi stessi abbastanza bene, abbiamo collaborato lealmente e proficuamente, sulla base di progetti concreti ed innovativi, con vari assessorati regionali e provinciali guidati da uomini del Pd ottenendo da loro riscontri importanti. Difficilmente ci siamo fatti trovare impreparati: siamo riusciti, ad esempio, a fronteggiare la scure imposta dal presidente Del Turco nei confronti dei fondi d'investimento riservati agli enti locali o il taglio dei contributi – sempre ad opera della Regione – per le agevolazioni sull'Ici della prima casa, che abbiamo voluto mantenere inalterate. Il tutto senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini: non so, attualmente, quanti comuni possano permettersi il nostro lusso di non aver introdotto l'addizionale Irpef.
La questione, quindi, è soprattutto di principio, di questa discrezionalità che premia o penalizza sulla base delle appartenenze, più attenta alla casacca indossata dal sindaco di turno piuttosto che alle reali esigenze del territorio. È una politica miope che non sa, o fa finta di non sapere, che ci si può dividere sul modo di affrontarli ma i problemi sono sempre gli stessi e non sono mai di destra o di sinistra. Una politica che, troppo spesso, dimentica che le amministrazioni cambiano – anche quella regionale – ciò che conta è lasciare un buon ricordo di sé. Un giudizio che, oltre che i cittadini, solo la coscienza di ognuno può dare. A patto di non averla fatta inaridire nella faziosità di parte.

                       Pierluigi Biondi
                       Sindaco di Villa Sant'Angelo (AQ)


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