Zona franca L'Aquila, ritirata notifica Ue. Cialente: "Finita la farsa". De Matteis: "Mistificatore"

Chiodi: "De minimis? Sempre soldi sono"

12 Marzo 2012   20:50  

“Ancora una volta devo rispondere a un sindaco che ha fatto della mistificazione e della incapacità il suo tratto distintivo". Così il vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, dopo che Massimo Cialente ha comunicato che “Nei giorni scorsi il Governo ha ufficialmente comunicato alla Commissione europea il ritiro della notifica per l’istituzione della Zona franca urbana nel Comune dell’Aquila. Si chiude così tristemente una vicenda che ha visto la città letteralmente presa in giro”.

“La zona franca urbana - ricorda De Matteis - è stata inserita all’interno del decreto Abruzzo su proposta dei senatori del Partito democratico Franco Marini, Giovanni Legnini e Luigi Lusi. Quest’ultimo, prima del viaggio di Cialente a Bruxelles, rivendicò in conferenza stampa all’Aquila con grande enfasi questo merito. Quindi il governo ha trasmesso a Bruxelles una richiesta voluta dal Pd e supportata, ovviamente, da tutti.

Quindi, questo strumento doveva essere assolutamente conosciuto dal Pd e dal sindaco Cialente. Anche perchè - spiega ancora il vice presidente del Consiglio regionale - la Finanziaria 2008 prevede il famoso 'de minimis' per le aziende operanti in zona franca urbana.

Inoltre - ricorda - il Comitato attività produttive aveva sostenuto la necessità inderogabile di mantenere la Zfu come richiesta in sede comunitaria".

E sull'ottenimento del "de minimis", ovvero 200 mila euro all’anno per tre anni di sgravi fiscali per le piccole nuove aziende e per quelle già esistenti, inserita nel decreto liberalizzazioni in discussione alla Camera, De Matteis spiega come sia "stato il frutto della contrattazione avvenuta a Bruxelles tra ministero per lo Sviluppo economico, rappresentanza diplomatica italiana, Regione Abruzzo e direzione generale della Concorrenza del commissario Joaquin Almunia.

CIALENTE: MESTO EPILOGO DI UNA FARSA

"Nei giorni scorsi il Governo ha ufficialmente comunicato alla Commissione europea il ritiro della notifica per l’istituzione della Zona franca urbana nel Comune dell’Aquila. Si chiude così tristemente una vicenda che ha visto la città letteralmente presa in giro”. Lo ha detto il sindaco Massimo Cialente

“È questo dunque - ha proseguito il primo cittadino - il mesto epilogo di una farsa che si è consumata attraverso televisioni e giornali, grandi rassicurazioni, polemiche infinite con il Comune dell’Aquila e che ha visto come protagonisti negativi sia il presidente della Regione Chiodi che il vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis. Questa presa in giro ci ha fatto perdere anni preziosi, causando al nostro sistema economico un danno enorme che si è aggiunto al totale abbandono della nostra città da parte del governo Berlusconi.

Il ritiro della notifica - ha dichiarato ancora Cialente - si è reso necessario perché, senza questo atto, sarebbe stato impossibile poter avviare l’utilizzazione dei 90 milioni di euro, recuperati attraverso un nostro emendamento parlamentare, per l’istituzione del regime del 'de minimis'. Strumento, questo, che avremmo potuto ottenere già tre anni fa se, per l’appunto, non si fosse perso tempo con mendaci rassicurazioni e mirabolanti promesse legate alla zona franca. Adesso invece, finalmente, si può partire. Ritengo di poter affermare con assoluta oggettività che questa penosa vicenda si è conclusa soprattutto grazie all’impegno del Consiglio comunale che, recandosi in blocco a Bruxelles, ha chiarito tutti gli aspetti della questione e posto fine al teatrino messo in scena dal presidente Chiodi e dal vice presidente del Consiglio regionale De Matteis, i quali, diversamente, avrebbero trascinato ancora a lungo questa sceneggiata per meri motivi politico- elettoralistici, facendoci perdere altro tempo prezioso.

Questo triste epilogo - ha concluso il sindaco Cialente - è la dimostrazione di come, purtroppo, a volte bisogna alzare la voce per far valere i diritti e per far emergere la realtà dei fatti, scoperchiando pentoloni che, per ovvie ragioni, altri tengono a tenere chiusi con ipocriti richiami a una concordia sotto la quale coprire bugie, inefficienze e prese in giro ai danni dei cittadini”.

CHIODI: SOLDI DEL "DE MINIMIS" NON SONO SOLDI DEL MONOPOLI

Cialente dimentica "anche questa volta, che proprio noi, con il presidente Berlusconi, abbiamo inserito la norma nel decreto Abruzzo (art. 10) e poi raddoppiato la dotazione finanziaria da 45 a 90" dice il commissario Gianni Chiodi. "Mi spieghi Cialente quale differenza potrebbero subire le imprese se invece di beneficiare di contributi afferenti alla 'Zona Franca' potranno beneficiare di contributi 'de minimis'? Non penserà mica che i primi sono ‘fiches’ del Monopoli e i secondi soldi veri?.

Caro sindaco Cialente – conclude Chiodi - questa confusione smarrisce e, come ho avuto già modo di dirti, non fa bene a chi si aspetta notizie di prospettiva, che diano speranza: sono pronto a confrontarmi nel merito delle cose, ma le polemiche sulle falsità vanno fermamente respinte”.


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