Sclerosi multipla, aumentano le persone colpite, in 5 anni + 9.5%

02 Ottobre 2013   13:52  

La sclerosi multipla colpisce sempre piu' persone nel mondo.
I numeri sono evidenti: si stima che il numero di malati e' aumentato a 2,3 milioni (9,5% in piu' rispetto all'indagine 2008).
A rilevare il dato e' Atlas, la piu' vasta indagine mondiale della malattia, che verra' presentata all'Ectrims.
Il nuovo "Atlante" fornisce anche i dati sulla prevalenza di sclerosi multipla nei bambini: fino al 5% delle persone con sclerosi multipla sviluppa la malattia prima dei 18 anni.
Conferma che le donne hanno una probabilita' due volte piu' alta di avere la sclerosi multipla rispetto agli uomini, anche se in alcuni paesi le donne hanno una probabilita' di avere la sclerosi multipla di tre volte piu' alta.

 Da Atlas emerge inoltre che il numero di neurologi in tutto il mondo e' aumentato del 30% e la fornitura di apparecchiature di risonanza magnetica, che sono fondamentali per la diagnosi precoce e il trattamento della sclerosi multipla, e' raddoppiata negli ultimi 5 anni nei paesi emergenti.
Si evince poi la notizia che le terapie modificanti la malattia per la sclerosi multipla sono in parte o interamente finanziate dai Governi nel 96% dei paesi ad alto reddito, ma il finanziamento scende a zero nei paesi a basso reddito.

"L'Atlas della sclerosi multipla 2013 mostra che ci sono piu' persone con sclerosi multipla in tutto il mondo rispetto a quanto e' stato precedentemente stimato e, che nei paesi a basso reddito, non vi e' alcun finanziamento pubblico per i farmaci e per il trattamento della sclerosi multipla.
Ecco perche' si chiede piu' ricerca scientifica per vincere la malattia e dare qualita' di vita alle persone con sclerosi multipla e si chiede di rendere i trattamenti piu' accessibili a tutti", dichiara Mario Alberto Battaglia, vice presidente della MSIF e presidente di FIsclerosi multipla, Fondazione dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla. "Con questa nuova edizione dell'Atlas della sclerosi multipla, ora abbiamo un quadro molto piu' chiaro di dove sono le lacune e dove sono stati fatti dei miglioramenti per la diagnosi e il trattamento di questa malattia debilitante", ha sottolineato Peer Baneke, chief executive officer della MSIF. E aggiunge: "Quello che e' evidente e' che esistono disparita' non solo tra paesi sotto sviluppati e paesi emergenti, ma all'interno dei paesi stessi.

Per esempio, una recente relazione dell'Associazione sclerosi multipla inglese mostra l'entita' delle disuguaglianze nel trattamento e nella cura delle persone con sclerosi multipla nel Regno Unito. Tuttavia siamo convinti che l'Atlante della sclerosi multipla stia aiutando ad aumentare la consapevolezza della malattia in aree del mondo dove e' stata spesso sotto-diagnosticata. Siamo particolarmente incoraggiati dal vedere un aumento del 40% delle risorse finalizzate nella diagnosi e nel trattamento delle persone con sclerosi multipla nel mondo arabo rispetto a quanto rilevato nella nostra ultima indagine".


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