11/5/11 La diretta da Roma: Bendandi, l'INGV e i romani oggi il giorno del fantomatico terremoto

Bendandi non l'ha previsto, per la PC un giorno come un altro

11 Maggio 2011   07:17  

Oggi è il giorno del fantomatico terremoto romano, quello che Bendandi non ha previsto ma che su web tutti gli attribuiscono.

Centinaia, se non migliaia di articoli scritti sui giornali, letti in TV e riportati dal web a smentita di quella previsione nulla hanno potuto, oggi Roma vive un giorno di ordinaria follia, nessuno ci crede, ma guardando al 6 aprile 2009 ad un centinaio di chilometri dalla capitale, guardando la devastazione aquilana tutti temono il disastro.

Bufala o non bufala in molti hanno paura, tantissimi cercano informazioni su internet per capire se credere o meno, in tutto questo una sola cosa è certa e ce l'ha confermata il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, dai terremoti ci salva solo la prevenzione, edilizia antisismica, avere la certezza che la nostra casa sia a norma, in grado di resistere alle scosse che il territorio in cui ci troviamo può provocare.

Questo sarebbe un bel discorso, encomiabile, ma l'ex Prefetto dell'Aquila arrivato nei giorni successivi al gran terremoto abruzzese non potrà non sapere che nel capoluogo d'Abruzzo i primi palazzi a crollare sono stati quelli pubblici.

Dal giorno del terremoto, il 6 aprile, non si fa che ripetere: "se ci fosse stata di giorno i morti sarebbero stati migliaia", tutti almeno una volta l'abbiamo detto, ma questo perché?
Perché il primo soggetto a costruire e ristrutturare edifici non a norma è stato lo stato!
La casa dello studente, la Prefettura, la Questura, svariate scuole, Chiese e palazzi nobiliari utilizzati come uffici pubblici, il Comune, alcune facoltà, come lettere, il rettorato, ingegneria, l'ospedale, la sede della provincia dell'Aquila e della Regione Abruzzo (l'Emiciclo) tutti trappole mortali.

Allora mio caro Gabrielli, gentile Protezione Civile se la mia casa è a norma conta al 50% e forse meno visto che gran parte della mia vita la passo in un luogo pubblico costruito non a norma.

Ecco perché la gente a paura a Roma, perché i romani non sono stupidi ed è meglio prendere un giorno di permesso e non sfidare la sorte piuttosto che confidare in chi ha costruito l'ufficio dove si lavora e dove realmente si passa la maggior parte del proprio tempo.

Ecco perché la bufala attecchisce e si sostituisce alla scienza, non siamo un popolo di creduloni siamo semplicemente pragmatici!

Oggi con ogni probabilità non succederà nulla di rilevante, noi saremo con le nostre telecamere a Roma nei locali dell'INGV per capire ancora di più come avvengono i terremoti e per dare cronaca di una giornata che così normale non è, purtroppo.


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