Allagamenti a Pescara sud, la denuncia di Pignoli (Fli): "Stessa situazione di un mese fa"

"Non è bastata la lezione di un mese fa quando ci furono enormi danni
per gli allagamenti a Pescara sud, visto che le piogge di questo inizio di settimana hanno causato, se ancora ce ne fosse stato bisogno, ancora più danni, anche e soprattutto per la negligenza dell’'amministrazione comunale".

Lo ha detto il capogruppo Fli Massimiliano Pignoli che ha sottolineato come, al di là dell'evento sicuramente pesante a livello meteorologico, probabilmente non ha funzionato a dovere la macchina comunale: "Si è trattato di piogge copiose, è vero, ma questo non toglie che non tutto sia andato come doveva. Non mi riferisco ovviamente alla tragedia accaduta a Fontanelle. In questo caso infatti sarà l’Autorità Giudiziaria a valutare eventuali responsabilità per una morte assurda".

"C'è però da sottolineare, e senza demagogia politica" - ha proseguito Pignoli - "che ancora una volta una giornata di pioggia ha messo in ginocchio la zona stadio. Se infatti l’esondazione del Pescara ha causato allagamenti fra via Aterno e via Raiale, su viale Marconi, viale d’Annunzio, S. Donato e via Tirino (solo per fare qualche nome di strada allagata e chiusa al traffico), gli allagamenti sono stati la conseguenza evidentemente della mancata o parziale pulizia dei tombini, degli invasi e caditoie. Essendo arrivato l'allerta meteo da parte della protezione civile nazionale in largo anticipo, si sarebbe dovuto mettere in atto un vero e proprio Piano coordinato antiallagamenti con la pulizia e il sollevamento dei tombini, anche attraverso la chiusura delle strade a rischio. E invece così non è stato con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti".

"A Villaggio Alcyone" – ha concluso Pignoli – "fosso Vallelunga era un ricettacolo di rifiuti di ogni genere, per cui è bastato poco per far quasi tracimare il torrente. Più volte ho segnalato sia all’assessore dei Lavori Pubblici e al dirigente del settore l’urgenza di pulire gli argini del torrente, ma tutto è rimasto lettera morta. Nella zona di via Pepe poi la storia è sempre la stessa. I lavori costati oltre un milione di euro per il piano
antiallagamenti evidentemente non sono serviti. I residenti e i commercianti di quella zona sono esasperati. Oggi c'è la conta dei danni, e per questo ribadiamo che già da dopo la prima alluvione è attiva la task-force dei nostri avvocati che sono gratuitamente a disposizione di chi volesse indire una azione legale risarcitoria nei confronti dell'amministrazione comunale. Quello che è accaduto nelle ultime ore non è stato edificante per un Paese che vuole definirsi civile. Sentir dire da chi governa questa città, che tutto è filato liscio, è effettivamente incredibile".