Caos dragaggio, i lavori slittano a settembre. Pozzolano: "La verità la sa solo la Sidra"

29 Marzo 2013   12:48  

Ennesimo colpo di scena nella triste odissea del dragaggio del porto di Pescara, atteso da mesi e più volte rinviato per motivi non meglio chiariti.

Si sono concluse le indagini della Procura Distrettuale Antimafia dell'Aquila, partite nel 2011, relative proprio alla gestione dei fanghi, gli stessi che oggi non si sa dove e come smaltire.

Ed ecco che si profila purtroppo l'ennesimo rinvio della partenza dei lavori, inizialmente prevista per il prossimo 3 aprile, che comunque prescinde del tutto dall'inchiesta attualmente in corso.

Di fatto non è stato ancora stabilito dove poter sversare i fanghi dopo la rimozione e parte di essi non è adatta al ripascimento della costa.

"La caratterizzazione dei fanghi non ha dato gli esiti che ci si aspettava"- ha spiegato il portavoce della Marineria Mimmo Grosso- "per cui ci é stato detto che la loro rimozione non potrà cominciare prima di settembre, mentre tra il 22 ed il 27 aprile dovrebbero partire solo le operazioni di dragaggio nel porto canale. Nel frattempo, una nostra delegazione si é recata poco fa in Regione, dove ci è stato fatto capire che la legge dei parametri per lo sviluppo che prevede un ristoro di circa 3 milioni di euro corre il rischio di non essere approvata, dal momento che il governo europeo utilizza parametri differenti da quelli italiani e regionali".

"E' praticamente certo" -ha proseguito Grosso- "che la prossima estate ci vedremo costretti ad osservare il fermo biologico, oltre a non poter richiedere la cassa integrazione in deroga per i primi quattro mesi del 2013, essendo privi dei requisiti. Abbiamo il diritto di conoscere con chiarezza i dettagli di questo ennesimo rinvio dei lavori, e per tali motivi dopo Pasqua abbiamo in programma una riunione con il governatore Chiodi, l'assessore Febbo, i funzionari regionali, la SIDRA ed il provveditorato, e per gli stessi motivi, in data e luogo da stabilire, intendiamo indire una manifestazione di protesta".

Visibilmente amareggiato anche il comandante della Capitaneria di Porto, Luciano Pozzolano: "La verità su questo nuovo rinvio la conosce solo la SIDRA, di certo si tratta di una situazione sempre più avvilente dal punto di vista umano e morale, poiché un gran numero di persone che vorrebbero tornare a lavorare vedono a forte rischio tutto quanto era stato loro promesso. L'assenza di copertura finanziaria, in particolare, non permette loro nemmeno di fare domanda di cassa integrazione per l'ultimo periodo. Mi è stato comunque garantito che subito dopo Pasqua cominceranno i lavori di costruzione della vasca di colmata dei fanghi del porto, composta da cinque vasche capaci di contenere nel complesso 35.000 metri cubi di detriti".

Lorenzo Ciccarelli


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore