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Ci aveva provato Sgarbi a dire che gli aquilani, a differenza degli emiliani, erano piagnoni, ma presto corresse il tiro spiegando che invece erano stati semplicemente “cittadini impotenti”, ovviamente contro la loro volontà. E nelle ultime ore lo schiaffo agli aquilani è arrivato dall'ex prefetto dell'aquila e attuale capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, che ha dichiarato “Il territorio ha le sue responsabilità. La differenza non la fa la quantità di denaro per gli aiuti ma la capacità di progettualità di ogni singolo territorio.
E gli emiliani - hanno reagito meglio.” Inviperito il sindaco Massimo Cialente che rispondendo a Gabrielli in un'intervista telefonica a Radio l'aquila1 spiga che gli aquilani sono stati solo troppo buoni e individua quelle che per lui sono le vere responsabilità: "Chiodi che ha rimandato a Roma bene 463 milioni di euro".
E risponde piccato al suo eterno avversario Giorgio De Matteis, che parla di Cialente definendolo un sindaco “che fino a ieri ha strepitato e starnazzato contro commissariamenti, contro il blocco della ricostruzione, contro la carenza dei finanziamenti, oggi è invece prono a un pluricommissariamento”, perché di recente Aldo Mancurti capo dipartimento per lo Sviluppo delle Economie territoriali è stato nominato per occuparsi della contabilità speciale della ricostruzione fino a dicembre, e così come Paolo Aielli sarà il coordinatore dell'Ufficio speciale per la ricostruzione. Due figure che per De Matteis, che altro non sono che nuovi commissari. E Cialente spiega: "Mancurti si è reso disponibile per fare ciò che spettava a Chiodi e che invece non ha fatto"