Dissesto idrogeologico, per la Regione Teramo non è una priorità

Per Colle Parco e Miano nessun intervento

25 Gennaio 2011   08:15  

Trattandosi di una entità molto limitata per far affrontare il problema nel suo complesso "sono state individuate delle priorità e il caso di Teramo non è fra queste".
Così il presidente della Regione Gianni Chiodi in occasione della presentazione, assieme all'assessore Di Paolo, del piano di interventi per mitigare il rischio idrogeologico finanziati in Abruzzo.
Quella di Teramo non sarà tra le situazioni a maggior rischio, cioè parlando di priorità ci saranno contesti che richiedono interventi più immediati, ma i due quartieri di Colle Parco e Miano sono certamente una bomba ad orologeria.
E se è pur vero che per risanare tutto l'Abruzzo servirebbe un miliardo e mezzo di euro, a fronte dei 40 milioni recuperati da Chiodi al Ministero dell'Ambiente per questa limitata tranche di interventi, allora l'impegno non può che essere sul fronte del reperimento delle risorse.
Le cronache ci hanno abituato a parlare delle calamità, solo cioè a tragedia avvenuta, ma forse è ora di iniziare a pensare alla prevenzione.
Tanto più quando la natura manda più di un avvertimento. Lo sanno le istituzioni, e lo sanno bene i cittadini teramani, che a Colle Parco sono ormai abituati a convivere con frane e smottamenti, e nonostante ciò quella è una delle aree di maggiore espansione della città.
E certo non si può pensare che il Comune da solo, nonostante le buone intenzioni, possa affrontare il gravoso problema.


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