"Leggiamo con rabbia e sgomento che nei prossimi giorni, anziche' dare finalmente inizio ai sospirati lavori di dragaggio del porto canale, saranno compiute ulteriori ed ennesime analisi sulle acque del fiume.
Come cittadini pescaresi e come rappresentanti delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi, siamo stanchi di essere presi in giro!".
Lo dice, in una nota, la Confcommercio di Pescara che aggiunge: "Non e' possibile che venga perso ancora del tempo prezioso per appurare se i fanghi presenti nel Porto siano o meno contaminati con sostanze pericolose per la salute. Una volta per tutte, pretendiamo in tempi brevissimi, per non dire immediati, verita' e chiarezza sulle acque del fiume: se non si riscontra presenza di DDT o altri inquinanti, allora si proceda subito al dragaggio.
Se invece le analisi dovessero rivelare contaminazioni, ci si attivi con ogni mezzo per bonificare il fiume, e restituire finalmente a Pescara a alla fascia costiera il suo Porto. E' divenuto ormai impossibile quantificare i danni in termini economici e di immagine che la nostra citta' sta subendo a causa di una vicenda che definire grottesca e' dir poco.
Un classico rimando di responsabilita' e azioni tutto italiano, frutto di lungaggini e procedure burocratiche la cui assurda complessita' sfugge anche al piu' elementare buon senso. Dobbiamo inoltre registrare - prosegue Confcommercio - l'ennesimo e sorprendente effetto cromatico che le acque del fiume ci regalano di volta in volta.... al verde melmoso di quest'estate fa seguito in questi giorni un indefinito colorito a meta' fra il beige e il marrone, offrendo uno spettacolo sinceramente sconfortante...
Ripetiamo per l'ennesima volta il nostro appello: prima che sia troppo tardi, e che possano verificarsi indesiderati acquazzoni che porterebbero alla quasi certa esondazione, dateci certezze, azzerando i tempi per l'effettuazione delle analisi per poi assumere decisioni definitive e procedere all'immediato dragaggio. I Pescaresi - conclude l'associazione - sono stanchi di aspettare e di essere presi in giro".