In Abruzzo si consumano pochi alcolici, ma boom di tumori per le donne. Tutti i documenti

16 Aprile 2014   15:13  

È stato presentato oggi,  a Roma, presso il Policlinico universitario "Agostino Gemelli", l’undicesimo Rapporto Osservasalute (2013). Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle Regioni italiane”.

Resiste ancora, nonostante la crisi economica che ostacola prevenzione, accesso alle cure e alla diagnosi precoce, la salute degli italiani, confermando almeno per quest’anno il paradosso nazionale: gli italiani, infatti, guadagnano aspettativa di vita soprattutto grazie alla ridotta mortalità per malattie del sistema circolatorio e per i tumori, trend che si deve sia agli investimenti fatti negli anni passati nelle politiche di prevenzione, sia agli avanzamenti diagnostici e terapeutici. Si intravede anche qualche timido segnale di miglioramento negli stili di vita, almeno sul fronte dei consumi di alcolici e nel vizio del fumo, ma è ancora desolante e anzi in peggioramento la forma fisica dei cittadini, sempre più grassi; aumentano soprattutto gli obesi e non fanno eccezione i bambini. Non cambia neppure la tendenza alla scarsa attività fisica, aggravata probabilmente anche dalle difficoltà “crisi-indotte” degli italiani di praticare sport in modo costante.

Su questa situazione già precaria rischia di incunearsi anche il quadro economico, per nulla roseo, in cui versa il Paese. La spending review, infatti, rischia di far saltare il Servizio Sanitario Nazionale, determinando difficoltà nel breve e nel lungo termine, sia a causa di una riduzione dei servizi di salute offerti alla popolazione - specie a quella meno garantita e con minori disponibilità per curarsi ricorrendo al privato, sia a causa di un aumento della spesa sanitaria sul lungo periodo, aumento determinato dall’effetto boomerang della riduzione degli investimenti in politiche di prevenzione e diagnosi precoce. I risparmi obbligati di oggi rischiano di moltiplicare la spesa nel giro dei prossimi anni.

Questo in estrema sintesi è ciò che emerge dalla undicesima edizione del Rapporto Osservasalute (2012), secondo i 165 ricercatori che ne sono autori coordinati dal prof. Walter Ricciardi, Ordinario di  Igiene all’Università Cattolica e Direttore dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, che ha sede presso l’Università Cattolica di Roma.

Il Rapporto, suddiviso in due parti principali – la  prima dedicata alla salute e ai bisogni della popolazione, la seconda ai sistemi sanitari regionali nonché alla qualità dei servizi – è stato presentato dal prof.  Ricciardi e dal dr. Alessandro Solipaca, Segretario Scientifico dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Regioni Italiane.

Rapporto Osservasalute 2013 Abruzzo

Rapporto Osservasalute - Indicatori 2003-2013

Atlante Regioni italiane Osservasalute 2013

Rapporto Osservasalute 2013  Comunicato stampa nazionale  DEF (2)

Rapporto Osservasalute 2013 CS  Asl e ospedali ancora internet-sauri 10 APR 


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