Incidente di Brecciarola, inchiesta chiusa: non ci fu volontà omicida, ma manovra azzardata

04 Marzo 2015   11:30  

Si è definitivamente conclusa, senza nessun colpevole, l'inchiesta relativa al tragico incidente verificatosi dieci giorni fa a Brecciarola presso l'uscita dell'asse attrezzato.

Nello schianto e nel successivo rogo della vettura l'autista, un 38enne di Turrivalignani, riportò gravissime ustioni che pochi giorni dopo ne causarono la morte, mentre si salvò pur riportando vari traumi la 23enne di Pescara che era con lui.

Scattò immediata l'indagine della Procura atta ad accertare le esatte cause della tragedia, ed il rapporto finale della polizia stradale ha definitivamente chiuso il caso, stabilendo ci sia stata una manovra azzardata alla base dell'accaduto.

Di contro, quindi, contrariamente alle ipotesi di partenza è stata esclusa qualsivoglia volontà omicida da parte dell'uomo, e dunque il gip dovrebbe a breve archiviare sia l'inchiesta di tentato omicidio ai danni della giovane che quella per omicidio colposo ai danni dello stesso.

Nel ricostruire la tragedia di Brecciarola, la polizia ha lavorato in base alla testimonianza della ragazza, che ha raccontato di una lite e di varie sterzate azzardate effettuate dal 38enne lungo la superstrada tra Pescara e Chieti, fino al tragico epilogo all'uscita dall'asse.


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