Indagini Con Le Telecamere Dentro L'Asilo Nido, Tre Insegnanti Sospese All'Aquila

Sono tre le insegnanti sospese in un noto asilo nido del capoluogo abruzzese.

Dopo 40 giorni di indagini e monitoraggio con le telecamere nascoste gli uomini della squadra mobile dell'Aquila agli ordini di Maurilio Grasso hanno notificato nella serata di ieri tre atti di sospensione professionale di 10 giorni per altrettante insegnati dell'asilo nido.

Le indagini effettuate da luglio a settembre del 2014 sono partite da una denuncia di una tirocinante ed avrebbero evidenziato comportamenti ritenuti non corretti dal magistrato David Mancini che, tuttavia, non ha ottenuto gli arresti domiciliari delle indagate dal Gip Guendalina Buccella.

Sarebbe soprattutto una la principale responsabile, secondo gli inquirenti, degli atti omissivi più pesanti e del numero di condotte non opportune più elevato.

Bambini tenuti troppo tempo sul seggiolone, spesso puniti rivolgendoli verso il muro. 

Alcuni più piccoli sarebbero stati costretti a mangiare il pasto ed altri lasciati senza essere cambiati per parecchio tempo.

Oltre a questo vigorosi rimproveri verso i piccoli.

Gli inquirenti sottolineano come in nessun caso si sia riscontrato un comportamento violento nei confronti dei bambini.

Le tre sarebbero ritenute responsabili personalmente delle condotte e l'attività dell'asilo nido non è stata sospesa, come la direttrice ed un'altra insegnate che oggi potranno regolarmente tenere aperta la struttura ed accogliere i bambini.

La stessa squadra mobile, infatti, per ordine del dirigente Maurilio Grasso nella serata di ieri ha svolto un giro di telefonate dei genitori dei bambini che frequentano il nido oggetto dell'indagine tranquillizzandoli e sottolineando che oggi le lezioni si svolgeranno regolarmente.

Alle indagini hanno partecipato anche alcuni psicologi periziando i video raccolti dalla mobile aquilana.

La titolare, completamente estranea ai fatti contestati, si dice sotto shock e, raggiunta telefonicamente da Abruzzo24ore.tv, ha confessato di non aspettarsi minimamente un simile provvedimento:

"Sto ricevendo e facendo numerosissime chiamate dei genitori ed ai genitori - ci dice al telefono - sto spiegando a tutti qual è la situazione e, come sottolineato dalla Questura, che il nido resterà aperto e che io ed un'altra insegnante non abbiamo ricevuto alcuna notifica e nessun atto. Sono sotto shock proprio come molti papà e mamme che mi hanno dato fiducia in tanti anni di professione - conclude - e l'unica nota positiva è che la maggior parte di loro mi ha già dato la propria solidarietà".

Solidarietà che non è solo un modo di dire, infatti, ascoltando le dichiarazioni di numerosi fra i genitori che portano i propri figli al nido in molti tessono le lodi della struttura ed anche delle indagate che da tanti anni lavorano a contatto con i bambini.

Le indagini proseguiranno in questi giorni con l'interrogatorio di garanzia delle insegnanti sospese, poi sarà il Gup a decidere se i comportamenti delle stesse richiederanno un'ulteriore sospensiva fino al processo o se potranno essere reintegrate a lavoro.