Insegnanti Sospese Asilo Nido, dopo 20 giorni Ancora Nessuna Accusa Formale

Sono passati 20 giorni da quel mercoledì sera di fine novembre in cui una trentina di famiglie aquilane furono chiamate dalla squadra mobile della polizia aquilana per essere avvisate dell'operazione che aveva portato alla sospensione della professione (ma il PM aveva chiesto gli arresti domiciliari .ndr) di tre delle educatrici dell'asilo nido Cip e Ciop del capoluogo abruzzese.

Alla base dell'operazione le presunte molestie ai piccoli ospiti della struttura rivelate dalla denuncia di due ex tirocinanti e dai filmati di ben 40 giorni di appostamento della Polizia di Stato guidata dal dirigente Maurilio Grasso.

A 20 giorni da quelle telefonate, 15 dagli interrogatori di garanzia e 10 dall'ascolto come persone informate dei fatti di tutti i genitori coinvolti il risultato dell'operazione è ancora incerto.

Nonostante gli investigatori ed il PM si dicano sempre più sicuri delle accuse, il tempo che passa inesorabile senza che il GIP, Guendalina Buccella, si pronunci su eventuali rinvii a giudizio e prima ancora senza che il PM David Mancini formalizzi la richiesta di reato, pare che "sgonfi" tutta l'operazione relegandola a un quasi "passo-falso" della Procura aquilana.

In mezzo al tritacarne mediatico, intanto, ci sono le tre indagate che da 20 giorni vivono in casa per paura e vergogna e ci sono le famiglie che ancora non riescono bene a capire cosa sia stato fatto, o si presume sia stato fatto, ai propri bimbi (tutti dai 7 ai 28 mesi .ndr).

Intanto molti genitori hanno allontanato i figli dalla struttura, nonostante quest'ultima non sia formalmente coinvolta, affrontando pesanti disagi sia affettivi che lavorativi e si stanno organizzando per un eventuale processo.

Procedimento che l'avvocato Ferdinando Paone, che difende le tre indagate, è fortemente convinto che non si farà in quanto, ritiene il legale, le tre non avrebbero fatto nulla di male nè fisicamente nè psicologicamente ai piccoli.