Sono giornate complicatissime quelle dei genitori dell'asilo nido Cip&Ciop che si ritrovano tra due fuochi, quello che brucia dentro e che non fa dormire la notte e quello dell'opinione pubblica che fa arrabbiare di giorno.
Così cresce l'ansia tra le fila delle decine di papà e mamme per sapere, capire, vedere.
Sapere se il proprio bambino è uno di quelli che ha subito i presunti maltrattamenti, capire se quei maltrattamenti lo abbiano turbato e vedere con i propri occhi il video che ritrae il piccolo alla mercè delle educatrici.
Infatti più passa il tempo e più si assottiglia la solidarietà dei genitori nella struttura e nelle indagate.
Intanto lunedì mattina presso la Procura dell'Aquila ci sarà l'interrogatorio delle educatrici che forniranno la loro versione dei fatti e dovranno chiarire i comportamenti contestati dal PM David Mancini.
Contemporaneamente saranno chiamati come persone informate sui fatti i genitori dei ragazzini, sopratutto gli 11 per i quali le immagini mostrano i presunti maltrattamenti.
33 sono gli episodi contestati ed 11 i piccoli protagonisti degli stessi, ma come si può leggere nell'ordinanza, "si riportano a titolo esemplificativo le più gravi" quindi non gli unici e poi il PM scrive che "gli episodi non siano stati causali ma frutto di un modus operandi" che implicava l'uso del seggiolone come metodo "correttivo" e l'uso di un linguaggio "scurrile ed inadeguato oltre che denigratorio della figura genitoriale".
Anche se abbiamo avuto il modo di ottenere l'ordinanza e siamo a conoscenza degli episodi contestati per correttezza nelle famiglie non riteniamo giusto descriverne anche uno soltanto.
Ricordiamo che le indagini sono partite dalla denuncia di una giovane tirocinante che ha prestato servizio lì per un brevissimo periodo tra aprile e maggio 2014, mentre le contestazioni del PM sono del periodo tra luglio e settembre 2014.
Il Pubblico Ministero fa notare come "la condotta tenuta dalle educatrici nel periodo luglio-settembre 2014 fosse speculare a quella narrata dalle testimoni nel periodo aprile-maggio 2014".
Intanto la proprietà dell'asilo (difesa dall'avvocato Pierluigi Pezzopane) pare si voglia costituire come parte offesa nel procedimento alle tre indagate.
Da parte dei genitori, invece, rimane l'incredulità di apprendere solo dalla stampa molti particolari della vicenda, questo fino a lunedì quando anche loro potranno apprendere in prima persona la gravità delle accuse e dei fatti contro i propri figli.
Il Comunicato della Questura
Da lunedì mattina a seguire, presso la Questura di L’aquila, cominceranno, un pò alla volta, ad essere sentiti i genitori dei minori iscritti presso l’Asilo nido Cip & Ciop, struttura in cui alcune maestre, come noto, sono state oggetto della misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare l’attività di educatrici.
Stretti i contatti pure tra la Squadra Mobile ed il Comune dell’Aquila, Settore Politiche Sociali, in particolare con il settore Diritto Studio Comune, che ha fornito ampia collaborazione e disponibilità per la parte di sua competenza, attivandosi immediatamente. Si ricorda che l’asilo è privato ma convenzionato con il Comune.
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