La terra trema tutta Italia, e il terremoto si fa beffa di miti e profezie

Di profezie e surreali elaborazioni mentali derivate dall'osservazione del cielo, dall'analisi del canto del gallo, dalla posa del caffè, dai disegni dei bambini ne sono nate negli anni sin troppo. Tutte, sono state smentite, ma la natura, stupisce tutti ogni volta, passando sopra le profezie, facendo più paura, perché abbiamo deciso che comandiamo noi. Invece no, comanda lei. Secondo le sue leggi, che gli scienziati fanno persino difficoltà a studiare fino in fondo, perché sono intrise della storia del modo geologico che sfugge anche a loro.

Ogni volta quindi, a stupirci, della potenza della natura e dei danni che può produrre, della paura che naturalmente genera.

E così ci ricordiamo come portata avanti per mesi la teoria di Bendandi secondo cui un terremoto a Roma sarebbe stato previsto dai suoi stessi studi l'11 maggio dello scorso anno. Gli studiosi del suo metodo e in particolare l'unica depositaria delle sue carte, Paola Lagorio, smentì tutti: "Bendandi non era un mago e soprattutto non ha mai previsto un terremoto in quella data e in quel luogo." E per fortuna, aveva ragione Paola Lagorio.

E L'Emilia Romagna? Questa terra che nell'immaginario comune è zona antisismica e che per i geologi invece è zona nota per pericolosità , medio bassa, ma esistente. Quella zona dove nel 1570 Ferrara fu devastata dal sisma, e dove nel 1571 un saggio Pietro Ligorio progettò la prima casa antisismica moderna. Ad averlo ascoltato...

Il terremoto in Emilia è arrivato nella data più carica di significato per le profezie: il 20 maggio. 

Per i Maya una data fondamentale: il giorno delll’eclissi di sole.
E' arrivata ed è stata visibile nell’Oceano Pacifico, dalla Cina al Giappone fino agli Stati Uniti d’America, per una durata di circa sei minuti. Un evento particolare poiché non si è trattato di un’eclissi totale bensì anulare, e dai Paesi dell’oceano Pacifico è stato possibile osservare in cielo un anello luminoso molto affascinante. L’evento era stato previsto molti secoli fa, e con grande precisione, dai Maya, popolazione con una cultura astronomica eccezionale, e non soltanto per quel periodo. 

Quella del 20 maggio 2012, inoltre, è una data ciclica nel calendario Maya, anche perché è il giorno in cui si allineano le Pleiadi, il Sole e la Terra. Un allineamento che i Maya stessi riuscirono naturalmente a prevedere molto tempo fa.

Sembra inoltre, secondo gli appassionati delle teorie del popolo centroamericano, che eventi cosmici di grande rilievo siano stati fissati al 20 maggio 2012 nella mitologia del popolo più misterioso dell’America precolombiana. Pare anche che gli stessi Maya parlassero del 20 maggio 2012 come della data del «Ritorno degli Dei».

Una data, quindi, che forse era prevista come momento di ancestrale cambiamento? Niente affatto. La scossa arrivata ha colpito una piccola area, solo pochi hanno avuto la terribile sventura di esserne vittime, nessun fatto epocale, nessuna venuta degli dei.

Il mese di maggio. Padre Pio.

Per i cattolici il mese di Maggio è il più bello, quello della mamma, di Maria. Per altri, Padre Pio in primis è il mese tragico: “Maggio sarà un mese tragico….Eccomi qui, care sorelle, in questa casa dove non ero mai venuto prima d’ora… Sono lieto di essere qui, fra voi. Vedete, per me il tempo non esiste. Tenete però presente che tutto quello che vi ho detto si realizzerà … Avrete dei momenti tragici… State attenti al mese di maggio. Vedo ancora dei terremoti, delle alluvioni… Vedo del sangue. Povera Italia…” Si tratta solo di una sintesi di una dettagliata profezia di Padre Pio che descrive con terremoti e scenari apocalittici questi tre giorni di maggio che secondo alcuni coinciderebbero con l’11, il 12 e il 13 maggio.

Anche Padre Pio quindi, ha profetizzato qualcosa che mai, per fortuna, è accaduto. Quelle date, nessuno le ricorda.

Le previsioni sembrano tutte smentite, ma se tutti le cercano è per avere quella sensazione di certezza che sul tema terremoto ci è negata. Sembra essere negata anche agli scienziati che lo ripetono senza fine "nessuna previsione precisa è possibile sul terremoto".

E allora? Bisogna prepararsi, sì.

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