Pistorius, La Procura: "Condanna A 5 Anni Troppo Morbida, Ricorreremo In Appello"

I Genitori Di Reeva: "Voleva lasciarlo la notte che la uccise"

28 Ottobre 2014   11:39  

La drammatica vicenda di Oscar Pistorius non si è ancora conclusa: la procura nazionale sudafricana ha annunciato che ricorrerà in appello contro la condanna a cinque anni di carcere dell'ex campione paralimpico per omicidio colposo della fidanzata Reeva Steenkamp, ritenendola troppo morbida.

"I procuratori stanno preparando i documenti necessari per presentare l'appello nei prossimi giorni", ha spiegato il portavoce Nathi Mncube, aggiungendo che l'appello riguarderà "sia la condanna che la pena", pronunciata il 21 ottobre scorso, contro l'uomo diventato un'icona dello sport mondiale per aver partecipato alle olimpiadi del 2012 con le protesi alla gambe, ma precipitato all'inferno dopo quella tragica notte di San Valentino del 2013.

La decisione dell'accusa - che aveva chiesto una condanna di almeno dieci anni di carcere per omicidio premeditato - riapre così il lungo processo seguito con grande attenzione dall'opinione pubblica di tutto il mondo da marzo.

Per otto mesi, il procuratore Gerrie Nel ha tentato di dimostrare l'intenzione di uccidere di Pistorius, che al contrario ha sempre negato di aver sparato volontariamente a Reeva, sostenendo di averla scambiata per un intruso nel bagno.

Il giudice, stabilendo che si è trattato di omicidio colposo, ha sostanzialmente dato ragione a Pistorius, ma questo verdetto ha suscitato sorpresa nell'ambiente dei giuristi sudafricani, secondo cui la pubblica accusa ora teme che il caso Pistorius - che dopo dieci mesi di carcere potrà chiedere la libertà vigilata - crei un precedente pericoloso, lasciando intendere che chiunque possa sparare contro una persona senza essere accusato di omicidio volontario.

Al momento della sentenza, la famiglia della modella uccisa aveva reso noto che non avrebbe presentato appello, dicendosi soddisfatta. Allo stesso tempo, però, non era mai apparsa convinta della versione dell'ex atleta 27enne, continuando piuttosto a credere ad una lite di coppia poi degenerata.

Tanto che la madre di Reeva, in un libro di prossima uscita, ha affermato che la ragazza quella notte voleva lasciare il compagno.

Il processo di appello, forse, potrebbe fare maggiore luce su quanto accadde quella notte del 14 febbraio 2013.

Le udienze saranno meno spettacolari rispetto al primo grado, trasmesso integralmente in diretta dalla tv. Pistorius, tra l'altro, non dovrà comparire in aula.

Ma la vicenda, probabilmente, continuerà ad appassionare l'opinione pubblica, non solo sudafricana.


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