Spending review: ridotti i consiglieri regionali da 45 a 31, gli assessori da 10 a 6

Cronache dall'Emiciclo

02 Ottobre 2012   18:00  

Consiglio regionale, nella seduta odierna, ha approvato - in prima lettura - le modifiche allo Statuto che riducono il numero dei Consiglieri dagli attuali 45 a 31, e degli Assessori da 10 a 6.

Viene inoltre introdotto il controllo del Collegio dei revisori dei conti esterno, anche sugli atti della Giunta per verificarne la regolarita' contabile e gestionale.

Il progetto di legge tornera' in Aula ai primi di dicembre per l'approvazione definitiva.

L'Assemblea ha poi approvato una risoluzione a tutela dei Tribunali dei Minori, e le modifiche al piano sanitario regionale legate all'adeguamento dello stesso alle prescrizioni previste dalla normativa nazionale.

Via libera anche ai provvedimenti amministrativi riguardanti la variante al piano regolatore generale del Comune di Villetta Barrea e l'utilizzo dei proventi del piano di alienazione degli immobili dell'Ater di Lanciano.

Approvata, infine, una risoluzione che impegna la Regione a costituirsi in giudizio a difesa della legge regionale sui malati oncologici.

'' L'Abruzzo e' la prima regione ad aver approvato la riduzione del 30 per cento del numero di consiglieri regionali. Siamo la prima regione d'Italia ad aver approvato questo taglio" ha commentato soddisfatto il Presidente Gianni Chiodi. Nessuna regione in Italia in tre anni e mezzo e' riuscita a fare tanto sul fronte dei costi della politica fino a diventare una regione virtuosa. Siamo passati dalla parole ai fatti e questa ne e' una ulteriore dimostrazione"

Carlo Costantini (IdV): "Da gestioni efficienti ed efficaci risparmi possibili di centinaia di milioni di euro"

''Bene la riduzione, appena votata, del numero dei consiglieri regionali e degli assessori, dopo l'eliminazione dei vitalizi, la riduzione delle indennita' ed il taglio dei trasferimenti ai gruppi; tagli che complessivamente faranno risparmiare circa 4 milioni di euro l'anno ai cittadini abruzzesi. Ma non basta.

Sono solo una goccia nel mare degli sperperi che si annidano non solo nei privilegi di pochi eletti, ma anche in scelte amministrative sbagliate ed in gestioni dissennate.

Esempi? Due, di strettissima attualita'! Ci accingiamo a spendere per l'appalto del servizio di dragaggio del Fiume Pescara 14 milioni di euro; di una somma che, preventivi alla mano, sarebbe sufficiente a garantire la copertura di tutti i costi di una gestione diretta della Regione per almeno 10 anni, come dimostrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa dai numeri forniti dall'Associazione articolo 3 di Pescara.

Hanno approvato un bilancio, quello dell'Aca s.p.a., che contiene crediti non riscossi per bollette dell'acqua di oltre 70 milioni di euro; di una somma che assicurerebbe per 80 anni il funzionamento dei gruppi che costituiscono l'intero consiglio regionale abruzzese, dispersa, invece, nei mille rivoli di sprechi e di scelte clientelari tipiche del nostro gestore del servizio idrico.

Un terzo esempio? Abbiamo consentito ad un'altra societa' pubblica, la Ambiente S.p.a., di disporre di 10 milioni di euro per organizzare lo smaltimento dei rifiuti con zero risultati per la comunita' pescarese, considerato che siamo alla vigilia di una emergenza attesa da anni.

Decine, centinaia di milioni letteralmente sperperati solo in Abruzzo, dei quali si parla ancora troppo poco.

Questo ho voluto denunciare nel mio intervento all'Assemblea regionale.

Quello che abbiamo prodotto e' nulla rispetto a quello che abbiamo il dovere di produrre, in termini di risparmi e di miglioramento dell'efficienza delle gestioni. Abbiamo almeno un altro anno a disposizione. Proviamo a sfruttarlo al meglio !''

Maurizio Acerbo (Prc): ''La riduzione era un atto obbligato per legge!''

La riduzione del numero dei consiglieri era un atto dovuto, obbligatorio per legge, e la sua approvazione non costituisce un merito nè esenta da altre misure di taglio dei costi impropri della "politica". La maggioranza non avrebbe mai ridotto il numero dei consiglieri se non lo avesse imposto la legge.

Questa scarsa predisposizione all'autoriforma si è evidenziata non appena si è passati all'esame dell'emendamento da me presentato per cancellare un trucchetto inserito abilmente nello Statuto negli anni scorsi. PDL - PD - UDC - FLI - API hanno bocciato l'emendamento di Rifondazione Comunista -PdCI - Verdi che cancellava il furbo divieto che rende impossibile proporre in Abruzzo referendum sul trattamento economico di consiglieri e assessori.

Lo Statuto Regionale dell'Abruzzo rimane blindato. Un divieto che non c'e nelle altre regioni (infatti nel Lazio abbiamo appena depositato 53.000 firme per l'abolizione dei vitalizi). Hanno votato a favore dell'emendamento oltre a Rifondazione Comunista, Pdci, Verdi (Acerbo-Saia-Caporale) e il gruppo dell'Italia dei Valori.

Il PD ha votato contro insieme al centrodestra e all'UDC. SEL si e' astenuta. Non si tratta come ha sostenuto il PDL di una proposta demagogica visto che gli statuti delle altre regioni non prevedono questa esclusione e persino a livello nazionale la materia non è esclusa infatti è stato depositato un quesito referendario pochi giorni fa.

Morale della favola: si vota la riduzione del numero dei consiglieri perche' è un obbligo di legge a cui non ci si può sottrarre ma sugli emolumenti nessuna voglia di autoridurseli! Emerge l'ipocrisia bipartisan dei partiti che sostengono Monti: attraverso la riduzione del numero dei consiglieri tagliano le formazioni minori (in pratica quelli che hanno sempre criticato i loro abusi come Rifondazione) ma si tengono ben stretti i privilegi di casta che tanta indignazione suscitano nell'opinione pubblica.

Se l'attuale trattamento economico dei consiglieri costituisce un privilegio non è riducendo il numero dei privilegiati che si risolve il problema! Mi pare evidente che chi ha bocciato il mio emendamento ritiene di essersela cavata con la riduzione e che non si ponga in Bruzzo il tema della riduzione delle indennità e dei rimborsi dei consiglieri.

Pur essendo il nostro Consiglio più virtuoso di altri rimangono comunque eccessive le attuali retribuzioni. Rifondazione in Abruzzo continuerà a battersi per l'abolizione dei doppi vitalizi (regionale + parlamentare) e del doppio rimborso per le trasferte nonchè per la drastica riduzione degli emolumenti.

Il Consiglio Regionale ha avuto il buon gusto di approvare il mio emendamento con cui si è cancellato il comma 3 dell'articolo 85 che prevedeva che "L'attività del Consiglio regionale non è soggetta al controllo della Corte dei conti".

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