Teramo, urge ritrovare lo smalto e l'umiltà perduti

09 Dicembre 2013   08:00  

Non è certo il caso di allarmarsi, ma senza dubbio la sconfitta casalinga del Teramo contro il Castel Rigone, arrivata appena dopo il ko contro l'Arzanese, non può non indurre a formulare qualche riflessione.

Va premesso che la sconfitta è arrivata fondamentalmente a seguito di numerosi episodi sfavorevoli: le due reti prese da calci d'angolo, il rigore e soprattutto la conseguente espulsione di Angelo Gregorio che ha costretto i biancorossi a giocare quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica, senza dimenticare il palo colpito da Dimas sul 3-4.

Episodi che, se fossero andati in altro modo, avrebbero permesso di parlare di una partita completamente diversa, ma al di là di ciò il Diavolo visto contro la compagine umbra, comunque protagonista di una prova a viso aperto per tutti i 90', è parso decisamente meno brillante di quello visto nelle 13 giornate prima della sconfitta di Mugnano, nelle quali gli uomini di Vincenzo Vivarini si erano contraddistinti per quadratura e organizzazione tattica praticamante impeccabile, salvo qualche caso abbastanza isolato.

Il dubbio, dunque, è che il Teramo possa aver smarrito lo smalto e, soprattutto, l'umiltà che lo ha caratterizzato nella prima parte di stagione, in cui Vivarini ha pazientemente assemblato la squadra fino a portarla con merito nelle zone altissime della classifica, fino alla vetta.

Paradossalmente, potrebbe essere stato proprio il primo posto in classifica a far perdere un po' di concentrazione ai biancorossi, inebriati dal primato, ed indurli, forse anche inconsciamente, a perdere un po' dell'ardore agonistico palesato in precedenza.

Il recupero di mercoledì diventa a questo punto fondamentale, non tanto per esigenze di classifica (il margine sulla zona play out è ancora rassicurante), quanto perché il ritrovarsi al cospetto di una squadra aggressiva come la Vigor Lamezia, per di più in terra calabrese, potrebbe essere la miglior cura possibile per recuperare lo smalto dei tempi migliori.

Lorenzo Ciccarelli


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