L'Inferno in Via Leonardo Da Vinci a L'Aquila

Tra auto, bancarelle, impiegati e studenti

29 Ottobre 2010   10:43  

Eccolo, in tutto il suo splendore, il caos generato in uno dei tanti punti nevralgici mal gestiti del nuovo assetto urbano della città dell'Aquila.

Siamo a Pettino in una stradina che doveva essere la pista di lancio della metro di superficie e che oggi è divenuta una delle tante piazze della nuova città.

Nel raggio di 500 metri si ergevano una scuola (oggi il liceo classico), un cinema multisala, l'Accademia delle Belle Arti, il Palazzo della Regione Abruzzo ed un agglomerato di negozi posti nello stesso palazzo del cinema.

Prima del sisma la situazione era estremamente complicata, anche a causa del pessimo rifacimento dell'asfalto strada dopo "l'installazione" delle rotaie.

Oggi, ogni giorno, è il caos soprattutto nell'orario di ingresso ed uscita dalle scuole/uffici regionali, ad oggi, infatti si sono sfruttati i marciapiedi per la delocalizzazione di attività commerciali che prima erano situate nel centro storico, si utilizza il parcheggio della scuola per un piccolo mercato dedicato, evidentemente, ai dipendenti della Regione e l'agglomerato commerciale è divenuto una Galleria Commerciale con molti negozi anch'essi delocalizzati dalla Zona Rossa.

Le immagini non mentono, girate quando sia gli uffici che la scuola erano ancora aperti già così è evidente che ogni giorno si rischia il fattaccio. Parcheggi ultra pieni (gli uffici del Palazzo della Regione sono ormai stracolmi a differenza di prima del terremoto che erano semivuoti) macchine costrette a gincane tra gli avventori dei negozie e delle bancarelle, pedoni costretti ascendere dal marciappiede perchè lo stesso occupato da moduli ad uso commerciale provvisori.

Questo è solo uno dei punti "nevralgici" della città post-sismica nei prossimi giorni ne vedremo altri.

È evidente che così non potrà continuare per molto, da mesi chiediamo a gran voce un piano urbanistico serio che riesca a delocalizzare stabilmente le attività che vertevano nel centro storico che non hanno trovato ricollocazione nei molteplici centri commerciali esistenti e nati successivamente al terremoto.

Così non si va da nessuna parte, non si fa altro che accrescere la tensione sociale degli aquilani sempre più indisponenti e indisposti alla guida.

Ben fa il Comandante Vendrame ad applicare con parsimonia l'uso delle multe per divieto di sosta, ma non è questa la soluzione.

Chiediamo al Sindaco, all'Assessore all'Urbanistica un gesto di coraggio politico e sociale, si pensi alla città subito a come gestirne gli spazi e a come si dovrà vivere nei prossimi 20 anni, ma lo si faccia subito magari snellendo a poco a poco , uno ad uno queste emergenze create dalla troppa deregolamentazione del dopo 6 aprile e, forse, anche da troppa faciloneria.

 

ps. Anche prima del sisma avevamo denunciato con forza la maleducazione e lo scarso senso civico nel posteggiare negli stalli riservati a disabili e forze dell'ordine di fronte Palazzo Silone ad oggi la situazione non è cambiata e spesso quegli automezzi sono proprio della Regione Abruzzo.


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