LA DIRETTA - Tasse: pressing sul governo, Tremonti contrario

23 Dicembre 2010   08:00  

Mille proroghe, tranne una. Il governo Berlusconi rivuole le tasse  dai terremotati aquilani. Da gennaio. A rate e da subito. Nel decreto Milleproroghe approvato ieri non c'è infatti  traccia della più volte promessa e garantita  proroga della restituzione delle tasse  sospese dopo il sisma. L'Aquila sarà la città in Italia dove pagano più tasse (quelle che già  si sono  ricominciate a pagare, più tutti gli arretrati). Con un'economia in ginocchio, migliaia di disoccupati e nuovi poveri. Sarebbe la prima volta che accade dopo un evento sismico. Il commissario Gianni Chiodi, sorpreso dalla sorpresa, e il sindaco Cialente sono a Roma per cercare di  rimediare. Le istituzioni. C'è ancora tempo per correre ai ripari e approvare delle modifiche al testo fino a quando il decreto approvato non sarà pubblicato in via definitiva sulla Gazzetta Ufficiale. In città spira già il vento  della rivolta. E' previsto un assembramento in piazza Duomo già questa sera.  A seguire la cronaca ora per ora degli eventi.  Nel video in prima un'intervista al sindaco Massimo Cialente.

- ULTIMI SERVIZI TG

Restituzione tasse: monta a L'Aquila il vento della rivolta
Proroga delle tasse, un mese di promesse non mantenute
IL NOSTRO SPECIALE SUL QUADRO ECONOMICO-OCCUPAZIONALE NEL CRATERE SISMICO

- AGGIORNAMENTI ORA PER ORA 

Ore 16.00 - PRC:  ''CHIODI, DOMESTICO DI BERLUSCONI SENZA VOCE IN CAPITOLO,  ORA SI DIMETTA''.

'' Tanto tuonò che piovve, si potrebbe dire. Il mancato inserimento nel decreto Milleproroghe delle modalità per equiparare i terremotati aquilani ai casi analoghi del passato è solo l’ultimo capitolo di una vergogna nazionale senza fine. Siamo tuttavia convinti che di fronte ai giochi di prestigio del governo, che trova i soldi per gli alluvionati del Veneto ma non per L’Aquila in ginocchio, le responsabilità della classe politica locale siano evidenti.

Chi oggi piange lacrime di coccodrillo dopo aver avallato e dato credibilità ad un’insulsa politica degli annunci (peraltro mai rispettati) dei Berlusconi e dei Bertolaso, dovrebbe farsi un esame di coscienza e abbandonare la fallimentare strada della mediazione al ribasso; d’altro canto, il commissario Chiodi e l’aquilano De Matteis, che hanno in questi mesi tentato di mitigare la rabbia degli aquilani rassicurando ogni volta sulla correttezza del Governo, sono considerati dal premier e dai suoi accoliti alla stregua di domestici senza alcuna voce in capitolo.

Appare oltretutto risibile il tentativo del vicepresidente del consiglio regionale De Matteis – maldestramente accompagnato dagli esponenti locali del centrodestra oltre che da Vespa e da alcuni giornalisti – di salvare Berlusconi addossando ogni responsabilità a Tremonti, riproponendo l’usurato cliché in chiave governativa “poliziotto buono poliziotto cattivo” e ignorando che quando il premier ha davvero a cuore un interesse, alza il telefono ed ottiene ovviamente ciò che vuole, come ha più volte fatto nella collocazione televisiva delle sue amiche o per le sue questioni giudiziarie.

Ora, se si vuole davvero raddrizzare una situazione ormai compromessa, ci aspettiamo nelle prossime ore le dimissioni di Chiodi da commissario e a seguire le dimissioni in blocco di tutte le cariche elettive in Regione, Provincia e Comune, quantomeno per porsi in sintonia con i cittadini aquilani. Da parte nostra, se le cose dovessero rimanere così e costringere le provate genti aquilane a questa ulteriore umiliazione, siamo pronti ad azioni eclatanti, perché le parole non bastano più 

Ore 15.00 - I SINDACATI MANDANO LETTRA DI SDEGNO A LETTA CHIODI E BERLUSCONI

Cgil, Cisl, Uil e Confindustria Abruzzo hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Berlusconi, al Sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta e al Presidente della Giunta Regionale Abruzzo Gianni Chiodi sulla mancata proroga della restituzione delle tasse per i cittadini del cratere del sisma.
"Confindustria, CGIL, CISL e UIL d'Abruzzo - si afferma nella lettera - non possono che esprimere totale sdegno e incredulita' per la mancata previsione nel decreto mille proroghe di qualsiasi misura riguardante la proroga della restituzione delle tasse per L'Aquila e i territori abruzzesi colpiti dal sisma dell'aprile 2009. La mancata previsione di un provvedimento tanto atteso e tanto importante per quei territori - secondo i sindacati e Confindustria - mette a dura prova la credibilita' del Governo Italiano e del suo Presidente che sulla questione tasse in piu' occasioni avevano assicurato, anche pubblicamente, un trattamento quanto meno simile a quello concesso ad altri territori, come quelli dell'Umbria e delle Marche, colpiti piu' recentemente da un evento tellurico.
Cio', purtroppo, nonostante il meritorio impegno dimostrato nella gestione della fase dell'emergenza. La superficialita' con cui e' stata trattata la questione -aggiunge la nota - inficia anche la credibilita' del Presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione che, evidentemente, nonostante la sintonia politica con l'attuale compagine governativa, non riesce ad esprimere la necessaria autorevolezza e incisivita' nel rappresentare le esigenze e i giusti interessi di una importante porzione di territorio abruzzese cosi' duramente colpita e cosi' gravemente in sofferenza. Quella di L'Aquila e di tutto il cratere sismico - conclude la nota - e' una questione che va risolta e chiusa subito, in modo rispondente ad un Paese moderno e civile e, invece, trova continui ostacoli e ritardi ingiustificati, gravi e sinceramente incomprensibili, come, ad esempio, sta accadendo per la concreta attivazione della promessa - e addirittura gia' deliberata dal CIPE- Zona Franca Urbana di L'Aquila".

Ore 13.25 - IL CONSIGLIO COMUNALE PROCLAMA MOBILITAZIONE CITTADINA

La conferenza dei Capigruppo del Consiglio comunale dell'Aquila proclamera' la mobilitazione cittadina, per protesta contro la mancata proroga della restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto del 6 aprile dello scorso anno, non inserita al momento nel decreto "Milleproroghe". Lo ha reso noto il presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, precisando di aver convocato la conferenza dei Capigruppo oggi, alle 17, nella tensostruttura di piazza Duomo, in occasione dell'assemblea cittadina. "In accordo con il sindaco Massimo Cialente e il presidente della Regione (nonche' commissario delegato) Gianni Chiodi, sara' il Consiglio comunale a chiamare a raccolta tutte le categorie degli aquilani, per avviare la mobilitazione contro questo atroce torto fatto nei confronti dell'Aquila. Avremo accanto i comitati cittadini che si sono costituiti dopo il sisma e che combattono legittimamente per il rispetto dei diritti degli aquilani e dei cittadini dei comuni del cratere. Insieme pianificheremo tutte le forme di protesta per una presa in giro vergognosa e contro le promesse 'da marinaio' che abbiamo ricevute e che ieri, in Consiglio dei ministri, sono state sconfessate". "Il comportamento assunto dal Governo - ha concluso Benedetti - ridurra' sul lastrico aziende e famiglie. I terremotati aquilani, persone che hanno perso affetti, case e lavoro, saranno i cittadini italiani che pagheranno piu' tasse in assoluto. Faremo di tutto, con il sostegno di tutto il capoluogo e dell'intero cratere, per far valere le nostre ragioni, legittime oltre che umane".

Ore 13.15 - DE MATTEIS :  ''CHI E' IL PREMIER, TREMONTI O BERLUSCONI?''

"Dopo l'incontro di stamattina a Palazzo Chigi con il sottosegretario Gianni Letta, emerge un fatto sostanziale: oggi avremo finalmente contezza di chi, in Italia, e' realmente il Presidente del Consiglio dei Ministri. Se Silvio Berlusconi, che aveva anticipato una soluzione al problema tasse per L'Aquila o il Ministro Giulio Tremonti, che invece questo problema non vuole affrontarlo". Lo ha detto il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Gianni Letta. Nel corso del pomeriggio si dovrebbero conoscere le decisioni del Governo centrale.

Ore 13.10 - IL COMMISSARIO CHIODI: ''DISPONIBILITA' MA NON E' CERTO''

 "Piena disponibilita' del governo ad affrontare il problema tasse, ma la soluzione non e' affatto scontata". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, al termine dell'incontro avuto stamane con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. "La giornata e' ancora lunga - ha aggiunto Chiodi - e contiamo di avere qualche risposta in piu' nel corso delle prossime ore". Alla riunione con il sottosegretario Gianni Letta, durata circa mezz'ora, erano presenti il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, i vicepresidenti della Provincia, Antonella Di Nino, e del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis. Chiodi ha anche annunciato di aver contattato telefonicamente il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, il quale "mi ha confermato la sua intenzione di trovare una soluzione in grado di venire incontro alle esigenze delle popolazioni colpite dal terremoto, anche se mi ha ribadito che esistono oggettive difficolta'". La questione piu' importante riguarda l'importo finanziario per la copertura di eventuali provvedimenti che prorogano la restituzione delle tasse, che e' difficile quantificazione e "comunque con un ammontare non trascurabile", anche se, ha concluso il presidente della Regione, "non sono assolutamente trascurabili le esigenze e le difficolta' che sta vivendo la popolazione aquilana".

Ore 12.30 - SILVIO BERLUSCONI: ''SPERO DI SPOSTARE RESTITUZIONE AL PRIMO LUGLIO''

"Spero di poter arrivare a spostare dall'1 gennaio all'1 luglio il termine di inizio del pagamento". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aprendo la conferenza stampa di fine anno a proposito delle tasse delle zone terremotate d'Abruzzo.
Il premier, che in mattinata ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente della Regione Abruzzo e il sindaco dell'Aquila, ha sottolineato: "Ci sono aspettative che le imprese e gli artigiani dell'Abruzzo hanno in relazione alla restituzione delle tasse di cui era stato sospeso il pagamento. Spero di poter arrivare a spostare dall'1 gennaio all'1 luglio il termine di inizio del pagamento. Stiamo ancora discutendo se debba riguardare le aziende che hanno un determinato fatturato oppure tutte. La Ragioneria sta facendo i conti per poter dare questa possibilita' all'economia" dell'Abruzzo.
Durante la conferenza stampa, Berlusconi ha sottolineato come si sia cercato di "gettare fango" sull'opera di ricostruzione in Abruzzo e sull'impegno della Protezione civile. "La Corte dei conti ha effettuato dei controlli approfonditissimi sugli appalti e l'Autorita' per il controllo sui lavori pubblici ha fatto altrettanto sulla realizzazione di tali appalti. Non c'e' stata una sola osservazione negativa e non e' stato rilevato un solo caso di irregolarita'".

Ore 12:12 - GIANNI CHIODI: ''NESSUNA SOLUZIONE E' SCONTATA''

"Nessuna soluzione per il momento è scontata ma c'é l'assicurazione e l'impegno del governo a ricercarne una". Lo ha detto il governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi, al termine della riunione a palazzo Chigi dove il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta ha ricevuto il Presidente della Regione e il sindaco de l'Aquila, Massimo Cialente. "Non è ancora detto nulla ma la giornata è lunga e continua" prosegue il Governatore annunciando che la delegazione abruzzese è attesa alle 15 al Ministero dell'Economia dove, tuttavia, l'appuntamento riguarda altre questioni relative ad una proroga di un ordinanza della protezione civile: "siamo qui a Roma e quindi avremo sicuramente occasione di fare altri incontri per dare altre sollecitazioni". Tremonti non vi riceve? "Il ministro aveva un impegno ora e non è escluso che ci possa anche ricevere. Con lui tuttavia ho anche parlato ieri telefonicamente: si sta impegnando a trovare una soluzione anche se è difficile". Il nodo è infatti quello di fare delle simulazioni per capire quale può essere la copertura per un'ulteriore sospensione di sei mesi delle imposta da pagare: "non sappiamo quanto costi ma sicuramente la copertura avrà un ammontare non trascurabile. Allo stesso modo, però, non sono nemmeno trascurabili le esigenze e le difficoltà che sta vivendo la popolazione aquilana" dice Chiodi.

Ore 11:30 -IL SINDACO CIALENTE: ''L'AQUILA SARA' LA CITTA CHE PAGHERA' PIU' TASSE''

"Rischiamo di essere quelli che pagheranno di più". Lo dice il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente che, con il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, è arrivato a palazzo Chigi per chiedere lumi al governo sulla restituzione dell'ammontare delle tasse sospese per 14 mesi a causa del terremoto dell'Abruzzo. "Siamo qui per verificare" se effettivamente nel decreto Milleproroghe sia saltata la norma che regola e differisce la restituzione al fisco delle imposte sospese, dice arrivando il governatore Chiodi. La questione, spiega Cialente, è che "a differenza di altri casi noi rischiamo di dover pagare il 100%" delle imposte sospese mentre in altre occasioni sarebbe stata pattuita una percentuale minore e per di più spalmata negli anni. La restituzione, precisa ancora Cialente, "rischia di essere pretesa dal 1 gennaio".

 0RE 11:00 - CNA: BEFFA ATROCE E CRUDELE

"Sostegno alla missione romana del presidente della Regione Gianni Chiodi e del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ed al loro tentativo di ottenere quanto dovuto". Arriva dalla Cna regionale, che contesta la decisione del governo Berlusconi di non inserire, nel cosiddetto "decreto Milleproroghe" varato ieri dal Consiglio dei ministri, la proroga del pagamento delle tasse per imprese e cittadini aquilani, che dal primo gennaio prossimo, a meno di interventi in extremis, si vedranno costretti a pagare tutti gli arretrati delle varie imposte, sospese all'indomani del sisma del 6 aprile 2009.

"Promessa solennemente in tutti gli appuntamenti ufficiali degli ultimi mesi, annunciata a reti unificate nel corso di pubbliche parate, slittata di settimana in settimana, alla fine la decisione sembra essere stata archiviata dal governo Berlusconi" afferma la nota della Cna abruzzese, che parla "di una beffa atroce e crudele, ma soprattutto di una pagina buia nel rapporto tra lo Stato e i propri cittadini, tanto piu' perche' si tratta di una comunita' duramente colpita da un disastro naturale con pochi precedenti". "Con tutte le altre associazione d'impresa e con le istituzioni locali - prosegue la nota dell'associazione presieduta da Italo Lupo - avevamo chiesto di parificare il trattamento riservato ai cittadini e alle imprese inseriti nel cosiddetto 'cratere' del terremoto a quanto concesso, in analoghe circostanze, agli abitanti di altre regioni italiane. Nulla di piu', nulla di meno: ma cosi' non e' stato. Evidentemente, le ragioni degli abruzzesi non hanno trovato accoglimento in un provvedimento che tradizionalmente accoglie le cose piu' impensabili, forse perche' considerati cittadini di serie 'b'". "Adesso - conclude la nota - la parola passa ai fatti. Chi puo', agisca in fretta: pena la perdita di qualunque credibilita' verso la citta', verso gli aquilani e verso tutti gli abruzzesi che sostengono le ragioni della sua rinascita".

ORE 11.00 - LA RABBIA DI LOLLI, L'IMBARAZZO DEGLI ONOREVOLI BERLUSCONIANI...

La decisione del governo, a due giorni dal Natale, di escludere dal decreto "Milleproroghe" il rinvio dell'inizio della restituzione delle tasse non pagate dai terremotati durante il periodo di sospensione post sisma, ha creato già dal pomeriggio di ieri - quando la notizia è stata data dall'onorevole del Pd Lolli - vivaci reazione e aspre polemiche contro il governo.
Il testo non è ancora disponibile, ma se le indiscrezioni fossero confermate, l'Abruzzo terremotato, secondo alcuni calcoli, sarebbe il territorio d'Italia dove, dal primo gennaio prossimo, si pagheranno più tasse.  Per buona pace di chi confida ancora, tra le altre cose, nella istituzione della Zona Franca, utile alla ripresa economica.
A confermare i rumors, comunque, sono state anche le dichiarazioni di autorevoli esponenti abruzzesi della maggioranza. Come il senatore Piccone, coordinatore regionale Pdl, che ha tutt'altro che smentito quanto paventato da Lolli. Anzi, ha giudicato "di fondamentale importanza" la prororga della restituzione delle tasse, annunciando che "ci attiveremo nelle sedi istituzionali competenti, come tra l'altro abbiamo sempre fatto per tutte le questioni legate al sisma, al fine di ottenere tale provvedimento che rappresenta una fase significativa dell'operato del Governo".

"E' inaccettabile che L'Aquila e tutta l'area devastata dal terremoto non abbiamo beneficiato, nel decreto mille proroghe, delle stesse agevolazioni fiscali previste per il Veneto, in palese contraddizione con l'impegno del Presidente del Consiglio che aveva anzi parlato di un trattamento simile a quello riservato, per analoghe circostanze, ai cittadini delle Marche e dell'Umbria". Lo dice l'on. Giampiero Catone. Non e' possibile - aggiunge - far passare sotto silenzio che, cosi' facendo, lo Stato rafforza la sensazione che esistano nel nostro paese terremotati di serie A e di serie B. Occorre riparare al piu' presto con un apposito decreto, da varare entro questo mese, cosi' come, per sanare la disparita' fra i terremotati abruzzesi e altri piu' fortunati, sara' bene che il governo si decida a predisporre una legge speciale per l'Aquila e il suo interland, dotandola di mezzi adeguati, cosi' come e' stato sempre fatto, nella storia dello stato unitario, per le aree sconvolte da disastri naturali. Credo che la pazienza e il civismo degli abruzzesi non possano e ne' debbano essere piu' ripagati con umiliazioni e atteggiamenti arroganti. Mi battero' quindi, anche con altri parlamentari, perche' finalmente si faccia giustizia".

ORE 10.30 - GLI AQUILANI PER PROTESTA OGGI POMERIGGIO IN PIAZZA DUOMO

Per il pomeriggio di oggi a L'Aquila, il Comune ha chiamato a raccolta parti sociali, categorie produttive e cittadini per una assemblea che si annuncia molto partecipata. Appuntamento alle 17 a piazza Duomo. Fra le prime adesioni all'assemblea quella dell'Ugl.

"E' semplicemente sconcertante quanto accaduto nel corso del Consiglio dei Ministri. La componente ostile alla citta' dell'Aquila ha deciso di mortificare i terremotati che, se cosi' resteranno le cose, da Gennaio saranno gli italiani a pagare piu' tasse". Lo dice il segretario generale della Ugl Abruzzo, Piero Peretti. "Un eventuale gesto in extremis - aggiunge - non potra', in ogni caso, cancellare lo schiaffo che ci e' stato inflitto da chi ritiene che i danni del terremoto siano ormai ampiamente superati. In questo scenario siamo fortemente preoccupati anche per l'ottenimento futuro di quelle agevolazioni, con in primis la zona franca , contenute nel documento unitario presentato al Governo dal Comitato per le Attivita' Produttive".

"Se il mille proroghe non dovesse prevedere, come sembra, un rinvio delle tasse sospese dopo il terremoto saremmo di fronte ad una vera e propria vergogna, di fronte alla quale la città dell'Aquila e tutta la classe dirigente abruzzese dovrà reagire" dice Umberto Trasatti, segretario provinciale Cgil.
"Se le indiscrezioni fosse confermata - aggiunge - verrebbe confermata l'inadeguatezza di questo Governo che, a più riprese, aveva annunciato l'applicazione dello stesso trattamento fiscale riservato ad altre popolazioni colpite da calamità naturali. Va benissimo la proroga dei benefici fiscali per gli alluvionati del Veneto, ma non si può innescare una guerra tra poveri".

A parlare di "nuova beffa per la città, un altro colpo, non solo alla nostra economia, ma anche alla nostra dignità di cittadini" è il presidio di Piazza Duomo.

ORE 10.00 - LA PROTESTA NELLA RETE

Le reazioni degli aquilani sono corse, come sempre ormai accade, sulla rete. In particolare sul popolare social network Facebook.
Mentre alcuni sono fiduciosi, ormai abituati alle concessioni periodiche fatte dal governo ai terremotati, altri non usano mezzi termini per esprimere il loro rammarico. Scrive Mattia: "Sto così incazzato pe' sta storia del milleproroghe che mo' basta: cancello Tremonti dagli amici Facebook!". Il commento di Francesco è secco: "Qui bisognava fare la Zona Franca e invece si pagano più tasse che nel resto d' Italia..".
Fabio invece "..ora aspetto con ansia che Bruno Vespa come promesso faccia la rivoluzione .. Noi da domani dobbiamo farla davvero contro chi ha deciso di uccidere la nostra città !". Per Giuseppe, poi "bella roba il milleproroghe, io solo per iniziare chiederei le dimissioni del commissario... solo per iniziare! poi aspetto la sfilata di gianni letta, bruno vespa, e dei peracottari aquilani che gli vanno dietro e di quelli che fanno finta di andargli contro!". Altri, come Francesco, paventano secondi fini: "Ma perchè se L'Aquila è ancora in emergenza sarà la città con la più alta tassazione in Italia? Qualcosa non mi torna...a chi serve l'emergenza? E chi sono gli ortolani di turno?".
Dalla sua pagina di Facebook si fa sentire anche il deputato aquilano Lolli, che invita a partecipare all'assemblea di domani: "MILLEPROROGHE non prevede proroga restituzione TASSE: ASSEMBLEA PUBBLICA convocata dal Sindaco Cialente domani ore 17 p.zza Duomo. ANDIAMOCI TUTTI!!!"


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