Progetto Case, Cialente sollecita la Protezione Civile ad effettuare controlli

"Silenzio del governo mi fa pensare a mia delegittimazione"

13 Ottobre 2014   10:55  

Non accennano a placarsi, a L'Aquila, le polemiche seguite al clamoroso crollo di un balcone della piastra 19 del Progetto Case a Cese di Preturo, cui ha fatto immediatamente seguito un'ordinanza di sgombero da parte del sindaco Massimo Cialente da esseguire entro 10 giorni.

Lo stesso Cialente, al riguardo, ha inteso sollecitare per lettera la Protezione Civile ad effettuare tutti i controlli del caso: "Ho scritto loro richiedendo l'esecuzione dei sopralluoghi su ciascuna piastra, in quanto il Comune non possiede i mezzi per farlo e comunque tale compito tocca a chi si è occupato della realizzazione di tali alloggi".

Il primo cittadino ha colto inoltre l'occasione per lanciare un ennesimo appello al governo: oltre che alla Protezione Civile, Cialente ha infatti spedito due lettere anche al premier Matteo Renzi ed al presidente Giorgio Napolitano, senza tuttavia ancora aver ricevuto risposte.

Un appello misto ad un'evidente frecciata: "L'Aquila è un problema di tutto il Paese, per cui il silenzio del governo mi porta a pensare ad una delegittimazione nei miei confronti: se non vado bene lo dicano, altrimenti non so darmi alcuna spiegazione. Sono anche disposto a passare l'intero personale del concorsone ai ministeri, o anche che sia il governo a fornirci personale: con tali mezzi faccia lo Stato quel che chiede al Comune".

Atro segnale di delegittimazione del suo ruolo, secondo Cialente, sarebbe il posto di capo dell'Ufficio Speciale di ricostruzione ancora vacante dopo le dimissioni di Paolo Aielli. "Incredibile che un ufficio di tale importanza sia ancora scoperto" - ha asserito Cialente - "per cui devo forse pensare che il governo abbia deciso di consegnare il Comune al centrodestra?".


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