Nuovo iPhone 5, questa sera verrà svelato da Tim Cook

Finalmente l'attesa sta per finire ed il nuovo iPhone 5 verà svelato al mondo.

Sono ormai mesi che milioni di persone cercanoe condividono i rumors sul nuovo smartphone della mela morsicata.

Foto rubate, componenti, simulazioni del nuovo sistema operativo, ormai sappiamo tutto quello che c'è da sapere, ma non conosciamo quali features saranno integrate e quali delle voci circolate siano solo chiacchiere.

A poche ore dalla presentazione di questa sera alle 19.00 (fuso orario italiano) possiamo riassumere quelle che sono le caratteristiche più gettonate:

1. Schermo 4' widescreen sempre retina
2. nuovo processore A5X quad core (lo stesso del nuovo iPad)
3. fotocamera ulteriormente migliorata e fotocamera frontale HD
4. stessa autonomia del 4s
5. stesso prezzo del 4s e medesime versioni da 16 e 32 Gb
6. uso delle nuove microsim (le dovrete richiedere all'operatore)
7. retro in alluminio e vetro
8. nuova tecnologia dati 4G universale
9. nuovo connettore dock più piccolo
10. spostamento del jack per le cuffie in basso
11. Bluethooth 4.0 (più performante e meno affamato di energia)

Già si pensa alla data della possibile commercializzazione con il preordine che dovrebbe partire negli USA già dal 14 settembre per poi arrivare in consegna per il 5 ottobre (data del primo anniversario della morte di Steve Jobs).

Considerazioni valide soprattutto sul mercato USA; per quanto riguarda il resto del mondo l’Europa, infatti, alcune fonti continuano a ritenere possibile un lancio in differita rispetto agli Stati Uniti. Alcuni indizi però potrebbero far pensare il contrario o se non altro ad un’attesa quantomeno ridotta: Vodafone avrebbe le nano SIM compatibili con iPhone pronte nei negozi, mentre pure T-Mobile avrebbe già aggiornato il suo database includendo dei segnaposto per i nuovi dispositivi. Le ipotesi sul piatto sono quindi due: lancio solo negli USA seguito da un lancio europeo, oppure lancio in alcuni dei principali paesi del mondo, USA e paesi europei inclusi.

In tutti e due i casi, purtroppo, per gli italiani, nulla cambierà perchè salvo sorprese saremo comunque costretti ad attendere più di altre nazioni europee, almeno in base a quanto accaduto nel passato più recente.