Roberto Di Santo rimane irreperibile, le ricerche a un punto morto

Sembra davvero scomparso nel nulla il "bombarolo" Roberto Di Santo dopo la sua ultima azione, l'incendio provocato in una ex casa famiglia di Chieti appartenente all'imprenditore Vincenzo Angelini.

Nonostante sia ormai praticamente accertato che il 57enne di Roccamontepiano si nasconda tuttora in zona, si sono finora rivelate del tutto infruttuose le indagini degli inquirenti, così come si é dimostrato sino a questo momento inutile piazzare posti di blocco in tutta la regione. Nemmeno tenere d'occhio le abitazioni dei familiari di Di Santo, sia a Roccamontepiano che a Villanova di Cepagatti, ha permesso di fare progressi nelle indagini, che procedono sempre più a rilento, senza alcuna novità.

L'Ufficio di Gabinetto della Questura di Chieti, stamani, ha confessato di non avere ancora individuato una pista precisa da seguire in maniera prioritaria, e che quindi tutte le ipotesi d'investigazione restano al momento perorribili.

Proprio ieri, intanto, é scaduto l'ultimatum di Di Santo, che nel primo video da lui consegnato aveva promesso di consegnarsi spontaneamente alle autorità, se non fosse stato catturato prima, entro dieci giorni dalla sua prima eclatante azione, contro la casa dei vicini della sorella a Villanova. E non é affatto da escludere che stia progettando nuovi "atti di protesta contro il sistema", come lui stesso li ha definiti.

Lorenzo Ciccarelli