Ancora nessuna traccia di Roberto Di Santo

Proseguono senza sosta, ma per il momento ancora senza risultati, le ricerche di Roberto Di Santo, il 57enne di Roccamontepiano che, lo scorso 7 gennaio, ha tentato di far saltare in aria un'abitazione a Villanova di Cepagatti, e successivamente, la sera del 10, ha tentato di fare la stessa cosa ai danni del tribunale di Chieti.

Entrambi i tentativi, per fortuna, sono andati a vuoto ed hanno causato danni limitati, ma dallasera del 7 dell'uomo non si ha più la minima traccia. Le ricerche comunque proseguono sia in ambito locale, dove le pattuglie di polizia e carabinieri hanno la sua descrizione, sia in ambito nazionale, nel timore che possa tentare di lasciare il Paese.

Secondo quanto risulta agli inquirenti, l'uomo si sposterebbe su un camper bianco, cedutogli da un conoscente. Alla base del primo episodio, sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, vi sarebbero le continue liti tra la sorella di Di Santo, residente a Villanova, ed i suoi vicini di casa, ed il secondo gesto sarebbe stato una conseguenza dell'ingiustizia che le istituzioni avrebbero perpetrato nei confronti della famiglia Di Santo.

L'uomo ha infatti spiegato le ragioni del suo agire inviando una lettera direttamente al presidente Giorgio Napolitano, in cui dichiara tutta la sua fiducia nell'attuale sistema istituzionale, ed ha ribadito gli stessi concetti in un video da lui stesso caricato, in cui dichiara di essere pronto a consegnarsi a polizia e carabinieri entro il 21.