Dopo l'impasse istituzionale e 6 votazioni è stato rieletto alla Presidenza della Repubblica Giorgio Napolitano il primo inquilino del Colle al secondo mandato ed il dodicesimo.
"Mi assumo e chiedo responsabilità" ha detto qualche ora fa Giorgio Napolitano.
Così diventa il primo capo dello Stato italiano a ricevere tale richiesta essendo ancora in carica.
Intanto fuori da Montecitorio continua ad affluire la gente richiamata anche da Beppe Grillo che ha scritto sul suo blog che arriverà a Roma in serata e vuole milioni di cittadini a sostenerlo.
Nepolitano ha ricevuto 738 voti contro i 217 di Stefano Rodotà, il candidato del M5S e di SEL.
Un lungo applauso ha bloccato lo scrutinio a 497 voti a favore del Presidente uscente, fuori dal Palazzo la folla ha invece fischiato a lungo gridando anche "fuori, fuori".
I parlamentari del M5S sono rimasti fermi ed in silenzio in aula.
Lo stesso Rodotà ha risposto agli appelli di coloro i quali avevano chiesto di dissociarsi dalle parole di Beppe Grillo che ha parlato di "colpo di Stato" in atto, dicendo: "Ringrazio tutti quelli che pensano a me - spiega Stefano Rodotà a Bari nel corso di un dibattito organizzato da Repubblica - E sono contento chi il mio nome parli alla sinistra italiana. Per quanto riguarda le ultime vicende, sono sempre stato convinto che le decisioni parlamentari possano e debbano essere discusse e criticate duramente, ma partendo dal presupposto che si muovono nell'ambito della legalità democratica"
La biografia ufficiale:
È nato a Napoli il 29 giugno 1925, sposato con Clio Bittoni, ha due figli, Giovanni e Giulio.
Si è laureato in giurisprudenza nel dicembre 1947 presso l'Università di Napoli con una tesi in economia politica. Nel 1945-46 è stato attivo nel movimento per i Consigli studenteschi di Facoltà e delegato al 1° Congresso nazionale universitario.
Fin dal 1942, a Napoli, iscrittosi all’Università, ha fatto parte di un gruppo di giovani antifascisti e ha aderito, nel 1945, al Partito Comunista Italiano, di cui è stato militante e poi dirigente fino alla costituzione del Partito Democratico della Sinistra. Dall'autunno del 1946 alla primavera del 1948 ha fatto parte della segreteria del Centro Economico Italiano per il Mezzogiorno presieduto dal sen. Paratore. Ha inoltre partecipato attivamente al Movimento per la Rinascita del Mezzogiorno fin dalla sua nascita (dicembre 1947) e per oltre 10 anni.
È stato eletto alla Camera dei Deputati per la prima volta nel 1953 e ne ha fatto parte – tranne che nella IV legislatura – fino al 1996, riconfermato sempre nella circoscrizione di Napoli.
La sua attività parlamentare si è svolta nella fase iniziale in seno alla Commissione Bilancio e Partecipazioni Statali, concentrandosi – anche nei dibattiti in Assemblea – sui problemi dello sviluppo del Mezzogiorno e sui temi della politica economica nazionale.
Nella VIII (dal 1981) e nella IX Legislatura (fino al 1986) è stato Presidente del Gruppo dei deputati comunisti.
Negli anni '80 si è impegnato in particolare sui problemi della politica internazionale ed europea, sia nella Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati, sia come membro (1984-92 e 1994-96) della delegazione italiana all'Assemblea dell'Atlantico del Nord, sia attraverso molteplici iniziative di carattere politico e culturale. Già a partire dagli anni '70, ha svolto una vasta attività di conferenze e dibattiti all'estero: negli istituti di politica internazionale in Gran Bretagna e in Germania, presso numerose Università degli Stati Uniti (Harvard, Princeton, Yale, Chicago, Berkeley, SAIS e CSIS di Washington).
Dal 1989 al 1992 è stato membro del Parlamento europeo.
Nell'XI legislatura, il 3 giugno 1992, è stato eletto Presidente della Camera dei deputati, restando in carica fino alla conclusione della legislatura nell'aprile del 1994.
Nella XII legislatura ha fatto nuovamente parte della Commissione affari esteri ed è stato Presidente della Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo.
Non più parlamentare, è stato Ministro dell'interno e per il coordinamento della protezione civile nel Governo Prodi, dal maggio 1996 all'ottobre 1998.
Dal 1995 al 2006 è stato Presidente del Consiglio Italiano del Movimento europeo.
Rieletto deputato europeo nel 1999, è stato, fino al 2004, Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo.
Nel 2003 è stato nominato Presidente della Fondazione della Camera dei deputati dal Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.
Il 23 settembre 2005 è stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Il 10 maggio 2006 è stato eletto Presidente della Repubblica con 543 voti. Ha prestato giuramento il 15 maggio 2006.
La sua dedizione alla causa della democrazia parlamentare e il suo contributo al riavvicinamento tra la sinistra italiana e il socialismo europeo, gli sono valsi il conferimento – nel 1997 ad Hannover – del premio internazionale Leibniz-Ring per l’impegno “di tutta una vita”. Egualmente, gli è stato conferito nel campo della “marcia verso la democrazia”, per l’apporto al rafforzamento dei valori e delle istituzioni democratiche in Italia e in Europa, il Premio Dan David 2010 a Tel Aviv.
Gli sono stati conferiti diversi riconoscimenti accademici honoris causa: la nomina a Professore Onorario dell’Università degli Studi di Trento (2008); le lauree dell’Università degli Studi di Bari (2004), dell’Università Complutense di Madrid (2007), dell’Università Ebraica di Gerusalemme (2008), dell'Università degli Studi di Napoli “L'Orientale” (2009), della Sorbona di Parigi (2010), dell’Università di Oxford (2011), della Alma Mater Studiorum di Bologna (2012).
Ha sviluppato un’intensa attività pubblicistica e editoriale. Ha collaborato alla rivista “Società” diretta da Ranuccio Bianchi Bandinelli e (dal 1954 al 1960) alla rivista “Cronache meridionali" con numerosi saggi su temi meridionalistici. Nel 1962 ha pubblicato il suo primo libro "Movimento operaio e industria di Stato", con particolare riferimento alle elaborazioni di Pasquale Saraceno.
Nel 1975 ha pubblicato il libro "Intervista sul PCI" con Eric Hobsbawm, tradotto in oltre 10 paesi. Del 1979 è il libro "In mezzo al guado" riferito al periodo della solidarietà democratica (1976-79), durante il quale fu portavoce del PCI – e lo rappresentò nei rapporti con il governo Andreotti – sui temi dell'economia e del sindacato.
Il libro "Oltre i vecchi confini" del 1988 ha affrontato le problematiche emerse negli anni del disgelo tra Est e Ovest, durante la presidenza Reagan negli USA e la leadership di Gorbaciov nell'URSS.
Nel libro “Al di là del guado: la scelta riformista” sono raccolti gli interventi politici dal 1986 al 1990. Nel libro "Europa e America dopo l'89", del 1992, sono raccolte le conferenze tenute negli Stati Uniti dopo la caduta del muro di Berlino e dei regimi comunisti in Europa centrale e orientale. Nel 1994 ha pubblicato il libro, in parte sotto forma di diario, "Dove va la Repubblica - Una transizione incompiuta" dedicato agli anni della XI legislatura, vissuta come Presidente della Camera dei Deputati.
Nel 2002, ha pubblicato il libro “Europa politica”, nel pieno del suo impegno come Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo.
Il suo libro “Dal PCI al socialismo europeo: un’autobiografia politica” è uscito nel 2005.
Nel 2009 ha pubblicato “Il patto che ci lega”, raccolta di discorsi tenuti nella prima metà del mandato presidenziale.
Nel 2011 ha pubblicato “Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia”.
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