Abruzzo24ore.tv scoperchia il caso ATER Chieti, dirigenti pagati più di Obama

A volte è tempo di prendersi molto sul serio ed i nostri articoli esclusivi sullo stato comatoso dell'Ater di Chieti che ci hanno anche fatto cacciare dall'audizione in commissione della commissaria straordinaria, Antonella Gabini, proprio mentre sciorinava le crifre del disavanzo/dissesto sono serviti a smuovere il Consiglio regionale che a tempo record ha letteralmente scaricato la vecchia dirigenza.

Presidente, direttore e dirigenti che assieme percepivano stipendi stellari nonostante l'azienda pubblica fosse al collasso.

L’Aula del Consiglio ieri ha deciso che le aziende in condizione di deficit (l'Ater di Chieti nello specifico .ndr) potranno destinare i proventi della vendita degli immobili a uso commerciale, terreni non utilizzabili per l’edilizia sociale e alloggi inagibili, al risanamento dei bilanci. 
Dal provvedimento restano esclusi gli appartamenti destinati all’edilizia popolare, mentre è stata introdotta – sempre per gli enti in dissesto, che chiedono di poter accedere al ripianamento attraverso la vendita degli immobili – la revoca della struttura amministrativa e dirigenziale. 
E’ stato previsto infine un tetto agli stipendi dei dirigenti delle Ater, che non potranno superare quelli dei dirigenti regionali.

Siamo ovviamente soddisfatti che un'inchiesta svolta con coraggio e determinazione dalla nostra redazione abbia portato a tre risultati concreti:

1) Stabilire un tetto per gli stipendi dei direttori e dirigenti invalicabile (cifra attorno agli 80mila euro annui);

2) Rendere evidente lo sfascio dell'Ater di Chieti e stabilire la decadenza immediata dei digirenti stellari e del direttore da 324mila euro annui;

3) Introdurre la pregiudiziale sull'uso dei fondi recuperati dalla vendita di immobili e terreni non utilizzati al sociale.

Un risultato che senza voi lettori non avremmo raggiunto, grazie a voi ed alle centinaia di lettere che ci avete inviato!