#Ricostruzione L'Aquila, Fabrizio Curcio:"Un Film Durato 7 Anni. Sbagli Colpa di Chiodi Commissario"

"La questione L'Aquila è un film che va avanti da 7 anni, bisogna sezionare il fotogramma e fare una valutazione serena di cosa abbia funzionato e cosa no"

Queste le parole del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, ai microfoni dell'AGI, nel sesto appuntamento con 'Viva l'Italia', il nuovo format con i protagonisti della politica, dell'economia e della società civile.

"Noi a L'Aquila, come Protezione Civile ci siamo occupati dell'emergenza post sisma, abbiamo fatto la parte operativa ed abbiamo passato il testimone in mano ad un Commissario per la ricostruzione.

Francamente non sono in grado di dire cosa non ha funzionato.

Dal punto di vista operativo L'Aquila è stata un'esperienza eccezionale, sono state fatte delle cose che difficilmente si potranno ripetere, dalla organizzazione dei campi ai primi Map.

Poi qualche cosa, è evidente che non ha funzionato"

Curcio, anche ricordando le passate esperienze di terremoti nel nostro Paese, ha osservato:

"Oggi non credo che siamo diventati più bravi, certo abbiamo compreso gli errori del passato ma ne facciamo degli altri e abbiamo necessità di omogeneizzare alcune procedure": il terremoto che ha colpito il Centro Italia ha riguardato più regioni e "mettere insieme quattro modi diversi di impostare l'amministrazione non aiuta".

"Ogni evento è diverso: dal '97 a oggi si è trattato di situazioni differenti perché riguardano territori diversi e anche la società cambia in modo rapido - ha aggiunto il capo del Dipartimento della Protezione civile - Nel '97 vi era un livello di comunicazione diverso, così come il sistema di Protezione civile: non c'era stata la riforma del Titolo V e la materia era di competenza statale. Ora vedremo cosa accadrà con l'esito del referendum".